Monza, rapinarono una bancaFiniscono in cella dopo tre mesi

A giugno hanno fatto il colpo grosso, ma, vista la giovane età, l'inesperienza li ha traditi. Gli agenti della squadra investigativa di Monza hanno arrestato i due malviventi responsabili del colpo al Banco di Credito Cooperativo di Carugate di viale Sicilia.
Monza, rapinarono una bancaFiniscono in cella dopo tre mesi

Monza – A giugno hanno fatto il colpo grosso, ma, vista la giovane età, l’inesperienza li ha traditi. Gli agenti della squadra investigativa di Monza, in collaborazione coi loro colleghi del commissariato di Crema, hanno arrestato i due malviventi responsabili del colpo al Banco di Credito Cooperativo di Carugate di viale Sicilia. Una rapina da ben 70mila euro in cui i due autori, un tunisino di 25 anni e un rumeno di appena 17, si erano comportati in maniera particolarmente violenta, distribuendo schiaffi e spintoni a tutti gli impiegati presenti, rinchiusi nei bagni. I dipendenti ricordano bene la dinamica dei fatti di quel pomeriggio: il primo rapinatore, a volto scoperto, era entrato nella filiale del civico 4 di viale Sicilia passando dalle bussole di ingresso e lasciando quindi la propria impronta digitale nel sistema biometrico che governa l’accesso ai locali dell’istituto. Il ragazzo aveva minacciato gli impiegati con una lama, intimando di aprire al suo complice. Quest’ultimo, visibilmente agitato e nervoso, era entrato in filiale dopo aver minacciato due passanti e coprendosi la testa con un cappuccio. Gli impiegati erano stati quindi chiusi nel bagno e al responsabile dell’istituto, contro il quale erano state usate le maniere forti, era stato ordinato di svuotare i cassetti. Dopo circa un quarto d’ora, i due si erano dati alla fuga. A immortalare la scena, le telecamere del sistema di videosorveglianza della banca, le cui registrazioni sono state consegnate agli uomini del commissariato di viale Romagna. Una volta diffuse le immagini tra gli archivi delle forze dell’ordine, da Crema sono arrivati i primi riscontri. Individuati i soggetti, il pm Vincenzo Nicolini ha chiesto e ottenuto dal gip una duplice ordinanza custodia cautelare in carcere.
f. ber.