Monza – Aldo Busi non ha diffamato Veronica Lario. Cos ha deciso il giudice del tribunale di Monza Silvia Pansini secondo la quale Il fatto non sussiste. Quale fatto? Lo scrittore bresciano durante una puntata del programma tv di La7 Otto e Mezzo del primo ottobre 2010 aveva dichiarato che fosse strano che la moglie del premier, avesse mandato ai giornali una lettera per una storia di possibili corna o tradimenti del marito, ma non avesse: mai detto nulla sul fatto che a casa di Berlusconi c’era un tale Mangano, lo stalliere mafioso.
La Lario, Miriam Bartolini per l’anagrafe, querel lo scrittore. Dopo il rinvio a giudizio deciso durante l’udienza preliminare di gennaio, nelle udienze successive Busi aveva sostenuto di aver espresso solo una normale opinione, e che era stato lo stesso Berlusconi a parlare di Mangano che andava a prendere i figli a scuola. L’accusa dal canto suo sosteneva che la Lario non fosse mai vissuta ad Arcore, dove soggiorn Mangano, ma a Milano o Macherio. E che la donna avesse conosciuto il futuro premier nel 1980, quando Mangano aveva lasciato Arcore da quattro anni.
Gli avvocati dello scrittore, Danilo Zucchiatti e l’ex sindaco di Carate Brianza Marco Pipino, secondo quanti riporta il Fatto Quotidiano nella loro arringa avrebbero replicato: Veronica Lario stata fidanzata e poi moglie di Berlusconi per 27 anni e accetta in tutto l’uomo, il suo percorso, la sua vita, i suoi costumi. Se taci su tutto per 27 anni significa che tutto ti andato sempre bene. Un’arringa che ha convinto il giudice, Silvia Pansini: il fatto non costituisce reato.