Monza – Si intitola “Into the green” ed è la mostra che la galleria Montrasio ha immaginato per raccontare, anche attraverso l’arte , il rapporto tra l’uomo e la natura. Con una costante: il colore verde. Tutto a partire dall’inaugurazione di mercoledì 25 maggio (alle 18.30) con l’architetto Mario Botta, che interverrà sul tema della mostra e del festival Green street che da giovedì investirà la città. Da Dennis Oppenheim presente con Western Piece, una composizione scultorea articolata attraverso l’intersezione di cavalli realizzati in legno e resina a Giò Pomodoro con una Superficie in tensione del 1965 realizzata in un unico stampo di vetroresina, si presenta con una cromia verde acido. E poi Fulvio Bianconi, Jorge Eielson, Piero Gilardi, Drocco e Melli Cactus, Alessandro Imbriaco, Patrizia Novello, Susanna Pozzoli, Mariagrazia Pontorno, oltre a Franco Bemporad, Alfredo Chighine, Leonardo Cremonini, Piero Dorazio, Anselmo Francesconi, Ennio Morlotti, Arnulf Rainer, Antonio Recalcati, Bepi Romagnoni e Giuseppe Zigaina. Non è tutto: in via Carlo Alberto 40 anche alcuni progetti site specific realizzati da Michela Genghini (per Assostudio con la collaborazione di Alberto dell’Orto), Gabriele Centazzo, Giuseppe Locati, Guido Ongaro, Gigi e Chiara Tanzi. «Il verde come simbolo e icona di un possibile cambiamento nel rapporto progettuale tra materiali e rispetto dell’ambiente».
Massimiliano Rossin
Monza, l’arte che indaga la naturaMario Botta apre ”Into the green”
Si intitola "Into the green" ed è la mostra che la galleria Montrasio arte ha immaginato per raccontare il rapporto tra l'uomo e la natura. Con una costante: il colore verde. Tutto a partire dall'inaugurazione di mercoledì 25 maggio (alle 18.30) con l'architetto Mario Botta.