Monza – Il Parco e la villa reale di Monza trasformati in una specie di Woodstock brianzola? «Diciamo con forza di no». Con un comunicato, il comitato per il Parco «Antonio Cederna» ha voluto ribadire con forza la propria contrarietà al progetto di realizzare grandi concerti all’interno del polmone verde monzese.
Con la delibera numero 25 del 17 settembre 2012, il consiglio di gestione del Consorzio, presieduto dal sindaco di Monza Roberto Scanagatti, ha rinviato l’approvazione relativa alla realizzazione della rassegna musicale della società «Vivo s.r.l». del gruppo Warner. Il rinvio è stato deciso subordinandolo alla verifica della possibilità di tenere questa serie di manifestazioni all’interno dell’autodromo. «Dal documento disponibile sul sito del Consorzio – spiegano dal comitato -, apprendiamo che si tratta di una serie di 3/5 grandi concerti con una presenza di 30.000/40.000 spettatori ciascuno, con possibilità di campeggio. I concerti si terrebbero nel prato del Roccolo ed il campeggio in quello della Gerascia. La manifestazione si ripeterebbe negli anni successivi.
Il Comitato per il Parco, quindi, «intende ribadire il totale dissenso a ospitare eventi di così devastante impatto per l’ ecosistema del Parco. Il comitato ricorda al sindaco e agli altri componenti del Consiglio di gestione che l’area del Roccolo è stata riqualificata nel 2006 grazie ad un finanziamento di 6mila dollari che il Comitato stesso aveva ottenuto dalla società statunitense Patagonia e che aveva devoluto all’amministrazione per i lavori di piantumazione. Tali aree sono altresì prossime ad altre due, che sono state oggetto pochi anni orsono di riqualificazione arborea e che necessitano quindi di tutela. Chiediamo quindi al sindaco di escludere categoricamente la possibilità di poter allestire questo genere di manifestazioni nel Parco ed eventualmente proporre all’organizzatore l’unica alternativa possibile, ovvero lo stadio Brianteo».