Monza, la storia di VirginiaLa bimba tornata a vivere

Virginia è la figlia dell'ex calciatore del Monza Cristiano Scazzola e di Eliana Danielli. Nata di 28 settimane e operata al cuore dopo quattro giorni, è stata in rianimazione al Gaslini per tre mesi. Ora è sanissima e la mamma si mobilita per l'ospedale genovese. Guarda il video
La favola di Virgy immagine

Monza – A Monza ha giocato 70 partite, suddivise in due campionati e mezzo, sempre in serie C1. Ma Cristiano Scazzola, classe 1971, ligure di Loano e attuale allenatore della squadra primavera della Pro Vercelli in serie B, il gol più bello l’ha messo a segno nel giugno del 2008, quando la carriera volgeva già al termine e il campionato di serie D era già finito da un pezzo.
Un gol chiamato Virginia. Ma anche un gol difficile con la palla della vita a danzare pericolosamente sulla linea per 96 giorni: tanti sono stati i giorni, infatti, in cui la sua piccola è rimasta nel reparto di rianimazione neonatale dell’ospedale Gaslini di Genova. Ad accudirla c’era lui, Cristiano. E c’era la sua grande moglie, Eliana Danielli, giovane e grintosa comasca di Sala Comacina.
Quattro anni dopo, Virginia è una bellissima bambina. Salta, ride, scherza, gioca a calcio: la testimonianza di come i miracoli qualche volta accadono (guarda il video). In questo caso hanno i nomi e le facce dei medici dell’ospedale genovese che sono riusciti laddove la medicina, in nove casi su dieci, alza bandiera bianca. «Sono stati i miei angeli e li porterò per sempre nel cuore». Ma non si ferma lì, il grazie di Eliana. Anzi. Ha costituito anche un gruppo di sostegno intitolato «Insieme per il Gaslini, gli amici di Virginia Marialinda Scazzola» che ha un solo scopo: «Aiutare le famiglie di bambini ricoverati al Gaslini e non solo, famiglie che non hanno disponibilità economiche nemmeno per le cure e che quindi non possono vivere degnamente la vita che gli spetta».

La vita di Virginia detta Virgy comincia alle 12.30 del 26 giugno del 2008. «Nessun dolore, nessuna perdita, soltanto una brutta sensazione. E così, per toglierci queste paure, decidiamo di fare un’ecografia. Il responso è terribile, mi dicono che la bambina non cresceva più, almeno da tre settimane. Bisognava intervenire immediatamente».
Non un’impresa facile, visto che Eliana era soltanto alla 28esima settimana di gestazione. «Siamo andati al Gaslini di Genova e lì, alle 12.30, Virginia è venuta al mondo. Ho trascorso 20 minuti senza sapere nulla, a pregare di vederla viva per almeno una volta». E viva, Virginia, lo era. Ma una vita di 640 grammi di peso, lunga poco più del palmo di una mano.
Una sfida alla natura, per i medici dell’ospedale genovese. Viene subito messa in incubatrice, nel reparto di rianimazione neonatale. A quattro giorni  Virginia viene operata al cuore.  «Ma io ho sempre pregato. Davanti a quell’incubatrice, insieme a Cristiano, le abbiamo promesso che – quando fosse uscita da quell’incubo – ci saremmo sposati. Davanti a lei».
E così è accaduto.

Un anno dopo, proprio il 26 giugno del 2009, Cristiano Scazzola ed Eliana si sono sposati nella chiesa di Sala Comacina, a casa di lei. In prima fila, tra le amorevoli braccia dei nonni, proprio lei, Virginia.
Il peggio è ormai alle spalle. La piccola viaggia speditamente verso i cinque anni, la famiglia Scazzola vive a Vercelli dove Cristiano fa l’allenatore della squadra primavera e può tornare a inseguire i suoi sogni di gloria. E ricordare con notalgia ed affetto i tempi di Monza, le amicizie costruite in riva al lario a cominciare da quella con Oscar Damiani, ad affrontare con il necessario disincanto il mondo quasi dorato del pallone. «E se abbiamo raccontato questa storia – conclude Eliana – è per aiutare gli altri. Compresi quegli angeli in corsia che mi hanno ridato Virginia».
Ernesto Galigani

Per informazioni Insieme per il Gaslini – Gli amici di Virginia Marialinda Scazzola su Facebook

L’articolo integrale su il Cittadino di Monza di giovedì 17 gennaio 2013