Monza– Anche la Brianza gabbata dai “Convertendo” bond. È scattata per 1.500 investitori del territorio, tra cui 600 monzesi, la tagliola delle obbligazioni Bpm, che ha fatto registrare una perdita secca stimata tra il 70% e il 90%.
Lo ha reso noto Federconsumatori Monza e Brianza, che ha anche fatto sapere che parteciperà alla “class action” promossa contro Bpm a livello nazionale, insieme anche a Confconsumatori. Un’azione legale che sarà istituita in seguito alla decisione di Bpm di convertire in anticipo il prestito con la banca dal 2013 a giovedì 29 dicembre 2011.
In sostanza gli obbligazionisti resteranno in possesso di azioni pagate 2,71 euro, che sul mercato potranno rivendere a 0,31. E nonostante il 6,75% di interessi incassati in questi due anni e mezzo, i conti non tornano: chi, ad esempio, ha investito mille euro nel 2009, oggi si ritrova con circa 300 euro.
«Il fatto – ha spiegato Domenico Codispoti di Federconsumatori Monza e Brianza – è che queste obbligazioni erano state pensate e finalizzate ad investitori istituzionali, non agli sportellisti, ma gli investitori istituzionali non hanno apprezzato molto l’offerta della Bpm, anche perchè la Consob aveva imposto che, nel prospetto di collocamento, fossero inseriti degli scenari di probabilità in base ai quali le possibilità che il rendimento fosse negativo sfioravano il 70%. E visto che gli investitori istituzionali hanno disertato gli acquisti, Bpm ha spostato la massa dei titoli verso il portafoglio dei propri correntisti».
Federconsumatori, da parte sua, ha già organizzato un’assemblea per il prossimo 9 gennaio a Milano. Un secondo incontro sarà organizzato anche a Monza.
Luca Scarpetta
Monza, incubo Convertendoper 1500 risparmiatori
Le obbligazioni Bpm nel mirino di Federconsumatori di Monza che intende dare corso a una class action a tutela dei risparmiatori che potrebbero andare incontro a una perdita secca stimata tra il 70 e il 90 per cento
