Monza, «Forza Etna» e polemicheGalli non si scusa, Lega e Allevi sì

Non si scusa né si pente per quell'immagine dell'Italia per metà sommersa dall'acqua postata su Facebook e accompagnati da un invito ai vulcani («Forza Etna»). Donatelli Galli è tranquilla nonostante le polemiche. Non è così per il segretario provinciale della Lega e per il presidente Allevi.
«Non ha mai detto frasi razziste»La Lega difende Donatella Galli

Monza – Non si scusa né si pente per quell’immagine dell’Italia per metà sommersa dall’acqua e il commento «Difendiamo i nostri confini» postati su Facebook: la consigliera provinciale leghista Donatella Galli si limita a respingere le accuse di incitamento alla violenza e di razzismo piovutele addosso dopo che ha diffuso una cartina di come dovrebbe essere, a suo parere, l’Italia: a metà, invocando per questo l’intervento dei vulcani. «Forza Etna, forza Vesuvio, forza Marsili» ha scritto.

In centinaia, e con toni per nulla gentili, l’hanno insultata sulla rete – o attraverso i social network e le lettere sugli organi di informazione del sud – e le hanno attribuito il desiderio di vedere milioni di persone sterminati dal mare e dalla lava dei vulcani. Lei non indietreggia e si stupisce del clamore sollevato dalla vicenda: «Da sempre scrivo commenti sinceri e piccanti, senza pensare troppo alle reazioni che possono suscitare. Questa volta ho invocato le forze della natura per risolvere i problemi del Nord in quanto attraverso la via istituzionale non abbiamo ottenuto alcun risultato. Non mi aspettavo quanto è accaduto dopo. Non auguro la morte a nessuno. Non l’ho mai fatto e non lo farò mai. Ho domandato aiuto alla natura per combattere i cattivi in quanto il Governo non fa nulla per la Brianza».

Non così tranquillo il segretario provinciale della Lega, Dionigi Canobbio, di nuovo alle prese con una dichiariazione scomoda dopo quelle di Patrizio Ferrabue dopo un incendio in un magazzino cinese: «Sono stanco – afferma – di essere costretto a dissociarmi da immagini infelici che non sono nelle corde del nostro movimento e che lo danneggiano».
E pure il presidente della provincia Dario Allevi si dissocia: «Sono senza parole davanti ad episodi di questa natura – sbotta – mentre siamo tutti concentrati a difendere il nostro ente c’è chi lo mina con dichiarazioni farneticanti». E si scusa.

L’intervista completa è sul Cittadino dell’8 novembre, ulteriori approfondimenti sul Cittadino (ed. Valle del Seveso) in edicola dal 10 novembre.