MONZA – Monta la polemica tra i partiti politici dopo il blitz della guardia di finanza in municipio a proposito delle presunte irregolarità sulle convocazioni consiliari per il Piano di governo del territorio e per le bollette telefoniche degli apparecchi in uso a politici e personale.
«Abbiamo denunciato come una grave forzatura politica oltre che delle regole la volontà della maggioranza di approvare la maxi variante al Pgt imponendo una raffica di consigli comunali, praticamente a mandato scaduto – dice il candidato sindaco del centrosinistra Roberto Scanagatti – Non ce l’hanno fatta comunque e al di là di quel che dirà la magistratura, nel cui lavoro facciamo come sempre grande affidamento, ciò dimostra come il sindaco Mariani e la maggioranza avrebbero fatto molto meglio a seguire la nostra proposta, che era ed è quella di far decidere ai monzesi, con il voto di maggio, se vogliono una colata di cemento da circa 4 milioni di metri cubi oppure, come proponiamo noi, una città in cui lo sviluppo urbanistico seguirà il reale fabbisogno dei monzesi, in modo sostenibile per il nostro territorio».
Un avviso di garanzia, come è noto, è stato notificato al presidente del Consiglio comunale, Domenico Inga. Sul caso interviene anche Anna Mancuso, candidato sindaco di Monza Futura. «Si tratta di una verifica doverosa visto che la questione era stata sottoposta all’attenzione della Procura già nel giungo 2011. La accesa e difficile discussione del pgt in consiglio comunale ha raggiunto punte di estrema violenza causando gravi ripercussioni su di me che è stata addirittura oggetto di aggressione fisica da parte del Sindaco Mariani, episodio, questo, oggetto a sua volta di denuncia da parte dell’interessata alle istituzioni competenti. Ma ciò che rende ancor più grave e per certi versi grottesca l’intera vicenda è che oggi, alla divulgazione della notizia riguardante le verifiche della Finanza, si sia scatenata una vera e propria corsa da parte di non pochi membri della maggioranza a rivendicare la propria contrarietà al pgt. Allo stesso modo si auspica che anche l’opposizione non dimentichi che senza l’appoggio di fli con i suoi consiglieri Mancuso e Monguzzi, non avrebbe potuto fare nulla. Occorre ricordare, infatti, che “i rappresentanti di FLI già da due anni e mezzo si sono messi in condizione di minoranza – venendo anche accusati di aver cambiato bandiera – per impedire lo scellerato piano di cementificazione della città e per restare fedeli al programma elettorale disatteso da questa maggioranza».
Monza: Finanza in Municipio«Ora sono tutti contro il Pgt»
Roberto Scanagatti del centrosinistra e Anna Mancuso di Monza Futura intervengono sul caso delle presunte irregolarità: «Grottesco, adesso molti esponenti di maggioranza rinnegano quella colata di cemento che volevano approvare»