Monza – L’Unione commercianti prende posizione contro la politica attuata dall’amministrazione sul mercato di piazza Trento e Trieste: ne critica l’approccio e contesta l’emendamento alla variante del pgt che rimetterebbe in discussione piazza Trento come sede ideale del mercato. L’avvocato degli ambulanti, Domenico Zoppolato, intanto, ha presentato in Comune una diffida all’approvazione dell’emendamento.
«Forse è ora che il Comune la smetta di opporre ostacoli e accetti responsabilmente le decisioni della magistratura- dichiara Giuseppe Meregalli, presidente dell’Unione- la linea dell’amministrazione comunale, dopo le sentenze che hanno imposto il rientro del mercato nella piazza principale di Monza, ha sempre suscitato perplessità facendo spesso ipotizzare atti pretestuosi e sospettare una poco responsabile volontà di rivincita».
Anche l’emendamento alla variante del piano di governo del territorio firmato da Francesco Pepe (Gruppo misto) viene aspramente contestato: «Ciò significherebbe il ritorno a sistemi non più accettabili e nemmeno previsto dai regolamenti regionali esistenti» continua Meregalli. L’Unione commercianti, infine, chiede all’amministrazione un’assunzione di responsabilità in merito a questa vicenda: «Bisogna che l’amministrazione riconosca di aver gestito male l’intera questione fin dall’inizio, oggi deve rispettare le decisioni legittimamente assunte dai giudici, collaborando con gli uffici per il ripristino delle migliori condizioni operative dei banchi della piazza».
L’avvocato Zoppolato, invece, presenta la diffida dall’applicazione dell’emendamento portando tre motivazioni: «L’emendamento è illegittimo nel prevedere l’attribuzione alla giunta municipale di un potere, quello dell’individuazione delle aree dove devono svolgersi i mercati cittadini, che la legge attribuisce espressamente e inderogabilmente al consiglio comunale- si legge nell’atto di diffida- l’emendamento inoltre sarebbe in contrasto con la legge 12/2005 che affida tali disposizioni al piano delle regole e non nel piano dei servizi e infine è illegittimo perchè l’individuazione delle aree mercatali è contenuta nel piano urbano del commercio allegato al piano delle regole che è competenza del consiglio comunale».
Andrea Trentini