Monza, cassintegrati Phonemedia:l’ultimo bonifico risale a febbraio

Caso Phonemedia: lunedì a Roma i sindacati sono riusciti a ottenere la proroga della cassa integrazione straordinaria fino a dicembre per i 150 ex dipendenti del call center di Monza. I cassintegrati, però, non ricevono lo stipendio da febbraio.
Monza, cassintegrati Phonemedia:l’ultimo bonifico risale a febbraio

Monza – «Casse integrazione? Visti i ritardi, forse sarebbe meglio privilegiare le mobilità». È questo lo sfogo di Vittorio Serafin, e la provocazione del segretario generale di Slc Cgil Monza e Brianza è forte ma fondata: in un momento in cui la crisi sull’occupazione sta raggiungendo probabilmente lo stato più acuto, i lavoratori non possono più aspettare i tempi dell’Inps.

Emblematico, da questo punto di vista, è il caso Phonemedia: lunedì scorso a Roma le segreterie nazionali dei sindacati sono riuscite ad ottenere la proroga della cassa integrazione straordinaria fino a dicembre 2011 per i 150 ex dipendenti del call center di via Mentana. «Il problema – ha spiegato Serafin – è che l’ultimo bonifico è stato effettuato a febbraio ed era legato alla cassa precedente, mentre da febbraio ad oggi i lavoratori non hanno percepito un centesimo». Però bollette di luce, acqua, gas, assicurazioni e bolli auto, ma soprattutto i mutui, non aspettano: «A qualcuno è stata tagliata l’utenza. Ha senso continuare a lavorare per ottenere casse se poi i soldi non arrivano, quando invece i tempi di mobilità e disoccupazione sono più brevi?». Una criticità, quella delle erogazioni Inps, confermato anche da Rita Pavan del direttivo di Cisl Brianza: «Esistono ritardi nei pagamenti degli ammortizzatori sociali, soprattutto casse in deroga, ma anche cassa edilizia».

Molteplici i fattori: carenza di organico all’Inps di Monza, che conta circa lo stesso personale addetto rispetto alla situazione pre-crisi «quando le casse erano infinitamente di meno». Senza contare i ritardi di altre istituzioni nel rilascio delle autorizzazioni delle casse in deroga multiregionali, quelli nell’approvazione della cassa ordinaria dalla competente commissione di Milano, oppure quelli conseguenti a erronee presentazioni della domanda da parte delle aziende o dei consulenti del lavoro. «Speriamo – ha concluso Pavan – che il recente insediamento del Comitato Provinciale Inps, possa aiutare a risolvere col tempo la questione. Così come è necessario anche che la Commissione che approva le domande di cassa ordinaria industria e per l’edilizia, oggi ambedue a Milano, siano presto insediate a Monza, ma tutto dipende dalla direzione regionale del lavoro».

«Riscontriamo qualche difficoltà sulle casse in deroga, ma nel complesso siamo allineati». Non sono così lunghi i tempi di attesa secondo la direttrice dell’Inps Matelda Crespi, che ha sottolineato come la questione sia circoscritta: «Per quanto riguarda l’erogazione delle casse ordinarie – ha detto – non abbiamo problemi, siamo allineati. Inoltre stiamo abbattendo le casse per l’edilizia». I problemi sulle casse in deroga, invece, deriverebbero da questioni burocratiche: «O le aziende non presentano la documentazione in modo corretto – ha proseguito Crespi – oppure succede che non la presentino proprio. È una questione abbastanza generalizzata, abbiamo avuto un confronto con le associazioni di categoria per raccomandare attenzione alle compilazioni». Un altro problema arriva da Milano: «È un anno che attendo l’insediamento dell’apposita commissione anche a Monza, telefono alla Direzione regionale del lavoro tutti i giorni. Per sveltire le pratiche stiamo comunque cercando di automatizzare le procedure».
Luca Scarpetta