Monza – Ci sono regali che fa più piacere donare piuttosto che ricevere. Così, solo per vedere l’espressione incantata di chi scarta. Niente fiocchi e carte colorate questa volta, ma l’incanto armonico delle voci, accordate come il più perfetto degli strumenti musicali. Protagonista di tanta bravura è il coro della Sat (Società degli alpinisti tridentini), ospite sabato 10 novembre alle 18 al teatro Manzoni per un concerto esclusivo (posto unico platea e galleria 15 euro).
Il regalo è di quelli prestigiosi, l’occasione è il cinquantesimo compleanno del coro Fioccorosso, che ha voluto regalarsi un pezzo di cielo, invitando in città il più prestigioso coro d’Italia.
«Dal coro della Sat tutti i cori italiani di ispirazione popolare hanno imparato a cantare – spiega quasi commosso Guido Serenthà, direttore del monzese Fioccorosso – Hanno compreso che, senza nulla togliere alla genuina ispirazione dei canti della montagna, della filanda, delle risaie o degli alpini, si può anche arricchire e dare nobiltà alla purezza del canto attraverso elaborazioni musicali, interpretazioni ed esecuzioni che onorano la poesia e danno rilievo alla cultura di un popolo che scopre le sue origini, ripercorre la sua storia, conserva e trasmette i valori di una civiltà».
Un evento per gli amanti del genere musicale, un’occasione imperdibile per gustarsi dal vivo i brani proposti da uno dei cori più acclamati del Paese. Molti i musicisti di fama mondiale che hanno voluto dedicare al coro della Sat raffinate armonizzazioni di canti popolari: da Arturo Benedetti Michalangeli ad Andrea Mascagni e Renato Dionisi, fino al maestro Riccardo Muti che definì «eccezionali» l’impasto delle voci e le armonie delle canzoni proposte.
Nato a Trento nel 1926, il coro della Sat fu tenuto a battesimo dai fratelli Mario, Enrico, Silvio e Aldo Pedrotti. Trecento i canti del repertorio costruito in tanti anni oltre mille i concerti in ogni parte del mondo.
«Dire quanto sono bravi i corsiti della Sat di Trento è solamente un’operazione retorica – continua Serenthà – Ma le linee melodiche, pur nella loro estrema semplicità, nelle corde e nel timbro del coro della Sat, nelle elaborazioni di compositori di altissimo livello vengono trasformate in una vera opera d’arte che esprime bellezza e armonia ma soprattutto è custode e salvaguardia di un patrimonio di valore inestimabile che altrimenti sarebbe stato inesorabilmente perduto».
Un’ispirazione che il Fioccorosso, in occasione del suo primo mezzo secolo di vita, vuole dedicare a tutta la città. I biglietti del concerto sono ancora disponibili presso gli sportelli della Pro Monza in piazza Carducci, ogni giorno dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 o alla sede del coro Fioccorosso, in via Aliprandi 43, aperta il martedì e il giovedì sera, dalle 21 alle 23.
Sarah Valtolina