Milano, è morto Gabriele BasilicoNel 1999 le sue fotografie a Monza

È morto a Milano Gabriele Basilico, fotografo di fama internazionale nato a Milano nel 1944 e celebre per la sua ricerca sugli spazi urbani. Un anno fa la sua lezione di fotografia a villa Mirabello a Monza, ricordando anche il suo lavoro sulla città di Teodolinda, intitolato "Paesaggi interiori" e pubblicato nel 1999.
Milano, è morto Gabriele BasilicoNel 1999 le sue fotografie a Monza

Monza – È morto Gabriele Basilico, uno dei nomi più importanti a livello internazionale nel mondo della fotografia, soprattutto per il suo studio sul paesaggio e in particolare quello urbano che ha attraversato l’intera sua carriera. Celebre per le immagini della Milano industriale e dell’hinterland delle fabbriche, oppure per gli scatti realizzati a Beirut, sempre con quel banco ottico che gli permetteva di ricomporre le prospettive e le fughe delle inquadrature e che aveva raccontato anche nell’ottobre del 2011 a Monza, a villa Mirabello, in una speciale lezione di fotografia.
Allora aveva anche ricordato il progetto “Monza paesaggi interiori” che era stato pubblicato nel 1999 da Silvana editoriale (oggi fuori catalogo). «C’era Monza e c’era il parco, due cose molto diverse – aveva detto poco più di un anno fa ripercorrendo quel suo lavoro -. il parco l’ho percorso, è enorme, ma di Monza ricordo soprattuto che nell’arco di urbanità che circonda Milano a nord, rappresenta un momento di sosta. Monza ha i suoi monumenti, il duomo, ci sono parti del centro che in qualche modo danno l’idea della città, della storia. È questo è un fatto che non si trova da nessun’altra parte nell’area costruita attorno a Milano. Diciamo la parte che va da Baggio in poi, tutto quello che segue la cintura metropolitana». E ancora: «Monza ha fatto sempre la differenza, è una città sulla quale ci si può fermare a riflettere in termini di storia, che è una cosa che è quasi stravagante sopra Milano».
Gabriele Basilico era anche presidente della giuria del concorso fotografico aperto nei mesi scorsi dall’ordine degli architetti di Monza, in chiusura prioprio in queste settimane (il termine era il 31 gennaio), un concorso che incarna peraltro proprio i temi dominanti della ricerca del fotografo sotto il titolo “Segni del/nel paesaggio”. Nell’ultimo anno era stato colpito da una malattia che nelle ultime settimane è rapidamente peggiorata.
Massimiliano Rossin