Medaglia per non dimenticareAgrate, premiato Nicola Macchini

Medaglia per non dimenticareAgrate, premiato Nicola Macchini

Agrate Brianza – Mercoledì mattina, nelle sale della Prefettura di Milano, c’era anche Nicola Macchini, classe 1923, romagnolo d’origine e agratese d’adozione, tra i novantanove testimoni, militari e civili, che hanno ricevuto dal prefetto Gian Valerio Lombardi la medaglia al valore per la deportazione subita nel corso della Seconda guerra mondiale. Data significativa quella scelta per la consegna della pregiata onorificenza, il 27 gennaio, Giorno della memoria, a ricordare la liberazione del campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz Birkenau, in Polonia, avvenuta nel 1945 a opera dell’Armata Rossa. La cerimonia tenuta in corso Manforte ha riunito dunque i sopravvissuti lombardi ai lager nazisti, dove furono rinchiusi anche tanti soldati italiani che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 non aderirono alla Repubblica sociale di Benito Mussolini.

«Questo riconoscimento ha rappresentato una grande emozione, per tutti noi. La storia di ognuno dei sopravvissuti a questa tremenda esperienza di prigionia è individuale perché segnata nelle esistenze singole ma anche collettiva, perché resti di monito alle nuove generazioni, perché questo orrore non si ripeta mai più», racconta uno dei cinque figli di Nicola Macchini, Giovanni, che tanti in paese conoscono anche in veste di presidente del Pedale agratese. Soldato, sul fronte della guerra voluta dalla dittatura fascista in alleanza con il nazismo hitleriano, Macchini fu poi deportato in un campo di concentramento tedesco.

«Rimase lì per quasi due anni, dal 1943 al 1945, fino alla Liberazione – prosegue il figlio – Ricordo che quando eravamo bambini, mio padre ci raccontava di questo periodo tremendo», della vita che sembrava declinare sempre più, tra stenti e soprusi insopportabili, fino ad avvicinare una morte poi risparmiata senza sapere come né perché, in quella casuale separazione tra sommersi e salvati descritta da Primo Levi. Nel 1955 Macchini si è stabilito con la famiglia ad Agrate, e fa parte da sempre dell’associazione Reduci e Combattenti.
Anna Prada