Meda, rapina armata alla «BpM»Bottino ingente: 10mila euro

Meda – In pochi minuti si sono ritrovati più ricchi di diecimila euro. Sono i due rapinatori entrati in azione nel pomeriggio di mercoledì 23 alla “Banca Popolare di Milano” filiale di corso Matteotti, situata a due passi dal municipio e dalla stazione ferroviaria. Armati di pistola, sono andati dritti alle casse e infine paghi del bottino, diecimila euro in contanti, sono scappati a piedi. L’allarme è stato lanciato alle 15.10, la rapina però è avvenuta qualche minuto prima intorno alle 15.

A quell’ora nell’esercizio di credito ci sono soltanto i tre impiegati agli sportelli e il direttore, M.C., 54 anni residente a Pavia. Entrano due uomini, sono italiani e celano il proprio volto sotto una parrucca e baffi. Sono decisi. Sfoderano subito le pistole e vanno dritti alle casse. Puntano il ferro a turno davanti a tutti e tre gli impiegati, obbligandoli ad allungare il contante a disposizione. Alla fine il bottino sarà di ben diecimila euro. Soddisfatti, imboccano l’uscita e infine scappano a piedi facendo perdere le proprie tracce nelle vie limitrofe.

Forse in zona c’è un terzo complice già in auto, pronto a dare gas al momento giusto, scappando a tutta velocità. Intanto nell’esercizio di credito è già entrato in funzione il sistema d’allarme, che mette in azione i carabinieri della stazione di Meda. I militari arrivano davanti alla “Popolare” a sirene spiegate e con l’ausilio dei colleghi della compagnia di Seregno, battono a tappeto la zona alla ricerca di sospetti. Dei rapinatori però non c’è alcuna traccia.

Agli investigatori non rimane far altro che raccogliere la testimonianza di direttore e dipendenti e visionare le immagini riprese dal sistema di sorveglianza interno alla banca e quello del comune di Meda, seguito dal comando della polizia locale. Da qui potrebbero emergere elementi preziosi per dare un volto e soprattutto un nome alla coppia di furfanti.
Cri.Marz.