Meda, addio Anna Tragni CassinaIl marito ideò il Salone del mobile

Meda, addio Anna Tragni CassinaIl marito ideò il Salone del mobile

Meda – Addio a Anna Tragni Cassina. Era la vedova di Franco Cassina, celeberrimo personaggio scomparso cinque anni fa: uno dei più grandi industriali che la Brianza abbia mai conosciuto, nonché uno degli ideatori del Salone del mobile di Milano e molto attivo anche nel campo del sociale.

Il personaggio – Anna Tragni Cassina era anche la mamma dell’attuale assessore allo sport, Popi Cassina e, al funerale della donna svoltosi in chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente mercoledì mattina, i posti a sedere erano quasi tutti esauriti. Tante le persone dell’imprenditoria presenti alla cerimonia, così come non sono mancati gli esponenti dell’amministrazione comunale e le decine di persone comuni che hanno voluto dare l’ultimo saluto ad Anna, una persona gioiosa.

La funzione – A celebrare la funzione è stato il parroco don Gaudenzio Corno che ha voluto leggere il vangelo di Luca: quello che racconta del ritrovamento del sepolcro vuoto da parte degli apostoli e del loro forte sgomento, a ricordare precisamente la sensazione di smarrimento che si prova quando si perde una persona cara. Con una predica dal grande valore teologico, don Gaudenzio ha cercato di dare consolazione a chi aveva conosciuto Anna Tragni Cassina, soprattutto ai famigliari chiaramente in prima fila a dare l’estremo saluto. Anna Tragni Cassina si è spenta a 83 anni e lascia i suoi due figli, Popi e Danila, oltre che nipoti, la nuora Giulia e tantissimi amici. «Il funerale di Anna – ha detto il parroco a margine della predica – si svolge in un giorno molto importante per il mondo cristiano: soprattutto per quello femminile. Oggi, infatti, si ricorda Santa Gianna Beretta Molla ed è a lei che affidiamo Anna e la sua anima». La Santa nominata dal Parroco è colei che «offrì la sua vita – come dice il Cardinale Carlo Maria Martini – per non violare il mistero delal dinigità della vita umana».

Il ricordo – Anna Tragni Cassina non era solamente una donna molto conosciuta in città, ma era prima di tutto una madre: «E’ stata una grande mamma – ha detto il figlio Popi – , una persona che voleva un gran bene ai suoi figli e ai suoi nipoti. Viveva per noi e, fin tanto che abbiamo avuto l’azienda, fino al 2005, è sempre stata vicina a papà Franco, sostenendolo sempre e comunque fino alla morte. Ha contribuito a tenere unita la famiglia ed era una persona generosissima. Amava il mare, le piaceva viaggiare e adorava andare in barca. Più di tutto, amava la compagnia della sua famiglia, dei suoi figli, dei nipoti e dei suoi amici che di lei possono solo ricordare la grandissima gioia con la quale affrontava le giornate».