Meda – Altro che palline di naftalina nell’armadio; lui teneva 200 dosi di cocaina. E’ la doppia vita di un operaio di 32 anni, Tito Laino, arrestato dai carabinieri della stazione di Meda nella sua casa di via Po al Polo. I militari erano sulle sue tracce da giorni, insospettiti da uno strano movimento di auto, soprattutto di lusso, che si fermavano sempre davanti alla stessa palazzina. Compiuti gli accertamenti del caso, l’abitazione è risultata occupata solo da Laino e dalla moglie di 22 anni, così è scattato il controllo nell’ambito di un servizio coordinato.

Gli uomini dell’Arma hanno prima individuato l’uomo davanti alla casa della madre e poi sono andati nell’appartamento di via Po. Perquisiti i vari ambienti, i carabinieri sono entrati nella camera da letto e aprendo un’anta dell’armadio, si sono trovati davanti a un vero e proprio piccolo centro dello spaccio. Al posto di maglie e camicie ben piegate Laino aveva nascosto una serie di buste con all’interno un totale di 200 dosi di cocaina, del valore ciascuna di circa 90 euro, a conti fatti i militari gli hanno provocato un mancato introito di circa 18mila euro.

Non solo continuando a rovistare nell’armadio, sono emersi anche 170 grammi di hashish, già pronti per essere smerciati, un piccolo bilancino di precisione e 8mila euro in contanti, molto probabilmente i proventi dello spaccio della giornata. I militari hanno anche sequestrato diverse schede telefoniche e molti cellulari, evidentemente gli «strumenti da lavoro » usati dallo spacciatore per mettersi in contatto con i clienti. Tito Laino è stato arrestato con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio, mentre la moglie, casalinga, è stata denunciata.