Maxi frode, coinvolto funzionariodell’Ufficio Entrate di Monza

Bellusco, frode fiscale milionariaArrestati zio e nipote brianzolo

Monza – Una maxi frode da 250 milioni di euro con 7 persone arrestate e condannate, 53 persone denunciate, 43 società coinvolte, 10 milioni di beni sequestrati e confiscati. E’ il bilancio di una operazione condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Brescia insieme alla Squadra Mobile della Polizia del capoluogo di provincia lombardo.

Un blitz nei confronti di una organizzazione che attraverso fatture false  e società "cartiere", create appositamente per eludere il fisco, aveva messo in piedi un business milionario vantando anche complicità anche nella pubblica amministrazione. Tra le sette persone bloccate (e in seguito condannate a pene che variano da 1 anno e 5 mesi a 4 anni e 8 mesi) c’è anche un funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Monza, S.D. che, secondo la ricostruzione degli inquirenti assecondata dai giudici di primo grado, ha monitorato, usando abusivamente le banche dati dell’amministrazione finanziaria, la posizione fiscale delle società coinvolte nella frode.

Gli altri arrestati, tutti residenti o domiciliati nel Bresciano tranne A.M., di Cambiago avevano creato un giro basato su cinque società cartiere, destinate a emettere fatture fittizie a copertura contabile di consistenti acquisti in nero di rottame metallico da parte di società commerciali ubicate in tutta Italia: le sedi erano a Roma, in provincia di Bergamo e in provincia di Verona. Una di queste, quella polacca, era stata collocata all’estero grazie ai servigi di un consulente di Lugano per rendere ancora più difficile agl inquirenti scoprire la verità.
Il leader dell’organizzazione era E.P., residente nel Principato di Monaco ma domiciliato a Vobarno in provincia di Brescia.
L’inchiesta è nata dalla segnalazione del commissariato di Polizia Viminale di Roma sull’apertura sospetta di un conto corrente.
Nel corso dell’operazione "Black steel" sono stati sequestrate 32 unità immobiliari, 24 veicoli (del valore di 10 milioni di euro), quote di capitale di 7 società (per 500mila euro), saldi attivi di conti correnti bancari per un valore di circa 200mila euro
Paolo Rossetti