Vimercate – Lupo ululà, castello ululì, diceva in Frankenstein junior, che poi nell’originale era un tantino più raffinato e giocava sull’assonanza tra werewolf, where wolf e there wolf. Ma i cinefili più impettiti lo ricorderanno anche ballare un indimenticabile “The kangaroo hop” con Gene Wilder e Madeline Kahn nel “Fratello più furbo di Sherlock Holmes”. Roba per pochi, però, perché nella testa del mondo Marty Feldman è soprattutto quello smilzo con gli occhi dispari vestito di nero che interpreta Igor nella più celebre pellicola di Mel Brooks, con la gobba itinerante e capace di prendere l’unico cervello sbagliato da infilare nel cranio di Frankenstein.
In realtà è stato molto altro e una biografia oggi lo racconta a trent’anni esatti dalla sua morta, arrivata il 2 dicembre del 1982 a Città del Messico per un infarto. Si intitola “Marty Feldman-Vita di una leggenda”, pubblicato in ebook (in esclusiva fino al 7 dicembre su bookrepublic.it e su libreriarizzoli.corriere.it e poi sulle altre piattaforme) e a febbraio a stampa. L’editore invece è ancora una volta Sagoma di Vimercate, che continua così a pubblicare pezzi rari dell’universo comico di qualità dopo essere stato l’editore italiano, tra l’altro, dei Monty Python e del partner fondamentale di Feldman, Gene Wilder, di cui ha portato in libreria prima l’autobiografia – “Baciami come uno sconosciuto” – e poi due romanzi. È il turno della “Vita di una leggenda” della comicità, ovvero Marty Feldman, «autore innovativo e sorprendente e interprete poliedrico – scrive l’editore – che ha aperto la strada alla rivoluzione dei Monty Python prima di oltrepassare l’oceano e di diventare una star hollywoodiana di prima grandezza».
«Scritto da Robert Ross, tra i massimi esperti del mondo dello spettacolo inglese» l’ebook ripercorre la storia del performer avvalendosi di interviste inedite, registrate dallo stesso Feldman (per un’autobiografia che non vide mai la luce) e delle testimonianze di chi gli fu più vicino. In pratica è proprio Marty a raccontare se stesso, coadiuvato dalle parole della sorella Pamela e di decine di colleghi come Michael Palin, Terry Jones, Barry Took e Tim Brooke-Taylor. Un ritratto fedele e indimenticabile: dalle strade malfamate di Londra ai party esclusivi di Hollywood – dove Marty ha incontrato praticamente tutti, da Orson Welles alla rana Kermit – Ross ci consegna una storia appassionante e inedita, chiarendo anche le circostanze della tragica scomparsa in Mess ico, da sempre avvolta da un alone di mistero». E all’età di soli 48 anni, due giorni dopo un infarto durante le riprese di un film, a Città del Messico. Gli è toccata in sorte una fortuna, quella di essere sepolto a Los Angeles a fianco di uno dei suoi modelli, Buster Keaton.
La traduzione italiana del testo di Robert Ross, autore dell’Enciclopedia dei Monty Python, tra l’altro, è Davide Cerruto, mentre Sagoma propone nella versione digitale anche un particolare bookpack che comprende entrambe le vite dei due protagonisti di Frankenstein junior: Wilder e Feldman. «Un ritratto struggente – conclude l’editore Sagoma – che mescola i fatti del Marty pubblico e di quello privato, dal rapporto conflittuale con la famiglia fino all’abuso di alcol e droga come anestetico ai propri fallimenti. Tutti elementi che mettono a nudo l’uomo dietro la maschera dagli occhi sporgenti che il destino gli ha assegnato, che sarebbe stata la sua fortuna e la sua maledizione per tutta la vita».