Martini, il ricordo della politica«Lascia insegnamenti profondi»

Uomo del dialogo, uomo di grandi virtù, voce di un cattolicesimo aperto. La politica lombarda ricorda il cardinale Carlo Maria Martini, scomparso venerdì a 85 anni dopo una lunga malattia. Le parole di Lorenzo Ornaghi, Dario Allevi, Guido Podestà, Roberto Formigoni, Emauela Baio.
Il ricordo di tanti «suoi» sacerdotiFigura paterna, sempre presente

Monza – Con un telegramma all’arcivescovo Angelo Scola, il presidente della provincia di Monza e Brianza, Dario Allevi, il vicepresidente Fabrizio Sala, la giunta e il consiglio provinciale si uniscono al cordoglio per la scomparsa di Carlo Maria Martini, già arcivescovo di Milano: «Uomo del dialogo, uomo di grandi virtù, che ci lascia insegnamenti profondi anche in tema di etica e di responsabilità nel governo pubblico».

«Desidero esprimere il profondo cordoglio della Provincia di Milano e mio personale alla famiglia, ai parenti, e alla diocesi milanese per la scomparsa del cardinale Carlo Maria Martini». Lo ha dichiarato il presidente della provincia di Milano, Guido Podestà, dopo aver appreso la notizia della morte del cardinale emerito.

«La malattia che, soprattutto negli ultimi anni, lo aveva fortemente minato nel fisico non è, però, riuscita a limitarne la voce sempre orientata verso un cattolicesimo aperto. Martini è stato biblista ed esegeta apprezzato in tutto il mondo e punto di riferimento insostituibile della nostra comunità che per estensione e numero di Parrocchie risulta la seconda Arcidiocesi più importante al mondo. Per oltre un ventennio è stato ammirato arcivescovo di Milano cui ha donato sia un’anima solidale sia una non comune capacità di aggregazione. Piemontese di origine ha saputo fare breccia nel cuore dei milanesi riuscendo, con la cultura e la grande predisposizione all’ascolto, a farsi benvolere anche da quei settori della società abitualmente distanti dalla Chiesa cattolica».

«La scomparsa terrena del cardinale Carlo Maria Martini è una grave e dolorosa perdita per la Chiesa ambrosiana, per la Chiesa universale e per l’intero nostro Paese. Con il suo magistero spirituale e civile, che costituirà anche negli anni a venire un patrimonio prezioso a cui attingere, il cardinale Martini ha infatti contribuito in modo speciale alla crescita culturale del nostro Paese». Con queste parole il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, ha voluto ricordare il cardinale Carlo Maria Martini.

Il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni ha affidato il suo cordoglio a Twitter: «La Chiesa cattolica e la Diocesi ambrosiana piangono la morte del cardinal Martini. Il suo ricordo e la sua opera supereranno il tempo».

«L’uomo del dialogo, colui che ha testimoniato, vissuto e incarnato l’amore di Dio per l’umanità. Voglio ricordare con queste parole il Cardinal Carlo Maria Martini, che oggi ha intrapreso il suo viaggio più sereno verso il Padre». Lo ha detto la senatrice Emanuela Baio.
«Proprio lui che ha accostatato i giovani alla “Lectio Divina”, oggi lo immagino in una profonda meditazione proprio accanto al Signore. Per chi, come me, ha avuto non solo la fortuna di conoscerlo, ma anche di seguirlo e di condividere esperienze che hanno segnato la vita di credente e di donna, è giusto accompagnare questo passaggio con un’intensa preghiera. Il suo insegnamento resta un’eredità preziosa e inestimabile. Oggi con umiltà vogliamo proseguire questi doni ricevuti. Mutuando il titolo di una delle sue lettere pastorali tra le più profonde, tocchiamo “il lembo del suo mantello”, lo facciamo come l’Emorroissa, perchè speriamo di poter essere forza risanatrice della società, così come Lui ci ha testimoniato. Caro Cardinale sarai sempre con noi e ti ricordiamo con una riflessione che tu ci hai offerto ripercorrendo il Vangelo di Luca. Ci hai insegnato non a dire e fare qualcosa, ma “prima di tutto a essere qualcosa con il Signore, a partecipare alla Sua libertà e alla Sua missione”».