Macherio, mobilitazione generalea difesa del parco delle Torrettte

"Salviamo Le Torrette", no a colate di cemento nel parco sovraccomunale . Per questo l'associazione Torrette Bini Dosso chiama tutti a raccolta il 29 aprile in via Cesare Battisti. All'iniziative hanno aderito associazioni ambientaliste e gruppi politici.
Macherio, mobilitazione generalea difesa del parco delle Torrettte

Coscienti dell’incombente rischio di devastazione dell’intera area agricola, forestale e paesistica delle Torrette, perchè essa non diventi luogo di ennesimi quanto ingiustificabili episodi di consumo di suolo e di cementificazione del territorio, l’associazione Torrette Bini Dosso Boscone di Macherio, l’Osservatorio Ptcp di Monza e Brianza, Legambiente – Circolo Roberto Giussani di Desio-, indicono nel pomeriggio di domenica 29 aprile, dalle 14.15 alle 19, negli spazi circostanti la località Torrette di Macherio (via Cesare Battisti) una giornata di mobilitazione del territorio denominata “Salviamo Le Torrette.  Il Luogo del Cuore di Macherio e della Brianza”. Un’iniziativa aperta al pubblico con momenti di intrattenimento per adulti e bambini, cui hanno aderito decine di associazioni ambientaliste, liste civiche e gruppi politici di Macherio, Sovico, Lissone e dell’intera Brianza. Il fine: salvaguardare il parco sovracomunale, proteggere le compensazioni ambientali e dire basta al consumo di suolo e alle colate di cemento.

Il Comitato promotore, l’associazione Torrette Bini Dosso Boscone, prima da sola, ed, in seguito, con il Coordinamento Regionale di “Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile” e al Comitato per l’ampliamento del Parco Brianza Centrale, si era mobilitata già un anno e mezzo fa per tutelare le aree agricole e naturali periurbane che circondano la località Torrette di Macherio, sul confine coi comuni di Lissone e Sovico (e non lontano da quelli di Albiate e Seregno), laddove sorge il prezioso Oratorio di Santa Margherita di puro stile gotico-lombardo risalente XIII secolo. L’Oratorio fu definito Luogo del Cuore 2010 del Fai (l’edificio religioso, con quasi 2600 indicazioni, si è classificato primo tra i luoghi censiti della Provincia di Monza e Brianza e 42esimo assoluto a livello nazionale).

“Nell’ultimo decennio, gli spazi aperti inedificati delle Torrette hanno ricevuto anche ben altri tipi di attenzioni come quelle, mai nascoste, dell’immobiliare proprietaria di quasi la totalità degli stessi, che mirano ad una estesa edificazione del territorio a discapito, innanzitutto, dell’attuazione delle compensazioni ambientali di Pedemontana, ma anche di una reale inclusione delle aree nel parco sovracomunale e, non ultima, della salvaguardia delle aree agricole (le uniche realmente strategiche rimaste sul territorio del Comune di Macherio) che, in parte, ricadono all’interno del perimetro di un importante corridoio primario della Rer, la Rete ecologica regionale- affermano i promotori- in tempi più recenti, l’attuale amministrazione comunale di Macherio ha pensato, inizialmente, di non indicare nessun ambito delle Torrette tra quelli così detti “Agricoli Strategici” da inserire nel Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Monza e Brianza (scelta, in seguito, solo in parte, corretta dalla stessa provincia). Successivamente, proprio sui terreni agricoli che fanno da sfondo all’Oratorio, ha localizzato un primo ambito di trasformazione residenziale che, se realizzato, costituirebbe un ferita mortale per il paesaggio dell’intero contesto”. Da qui la mobilitazione di domenica prossima.
Elisabetta Pioltelli