Macherio: il sindaco Portasilura l’assessore Gatti?

Macherio: il sindaco Portasilura l’assessore Gatti?

Macherio <La democrazia non funziona così. Se ci sono problemi, si discute insieme dando la possibilità agli altri di esprimere la propria opinione. In questo momento, invece, è difficile lavorare serenamente, il clima non è idilliaco>. L’assessore Augusto Gatti, esponente della Lega Nord, duramente attaccato nei giorni scorsi dal collega di giunta Cesare Ghezzi, e da settimane nel mirino delle critiche del sindaco Giancarlo Porta, ribatte alle polemiche politiche e rilancia.

<Il Pgt può essere perfezionato e dunque migliorato. Seguendo la linea espressa dal Movimento e recependo input del provinciale, presenteremo delle osservazioni e vedremo se qualcuno le accetterà>. Quel qualcuno è evidentemente il sindaco. <Il mio destino in giunta? Sto valutando più ipotesi fra cui anche quella di eventuali dimissioni. Il problema è la linea d’indirizzo che deve essere chiara, finora si leggono sui giornali continui battibecchi e questo non è un metodo di lavoro sereno, è uno specchio della situazione>.

L’assessore ai lavori pubblici Augusto Gatti non si sottrae al confronto dialettico. <Il clima non è sereno e non è un caso che il sindaco, nell’ultimo consiglio comunale, fuori microfono sia uscito con una battuta poco felice nei miei confronti (<anche se non parla non fa niente> ndg) – aggiunge Gatti – lLo fa anche in altre sedi, ma non mi sembra una politica rispettosa delle opinioni altrui, dare “bastonate” e dire di essere il più bravo o il più quotato non credo porti vantaggi e un po’ mi stupisco>.

Mal di pancia nella Lega Nord, è evidente, ma anche problemi aperti con gli alleati. <La situazione è degenerata, dal naufragio della Commissione urbanistica, all’estromissione di Velutti, sino alla lettera del sindaco al Corriere, alle polemiche sui giornali – afferma Gatti – La gente non vuole questo, non capisco quali siano gli obiettivi del sindaco Porta, se vuole apparire come il nuovo messia.

L’equilibrio formale è instabile, ma non si possono far cadere programmi, serve elasticità e dialogo. Io continuerò a esprimere la mia opinione sul Pgt anche in condivisione con le linee del Movimento nazionale e provinciale, mi auguro che si vorrà ascoltarmi e prenderne atto, i miei dubbi li porto in giunta. Le divergenze vanno chiarite dialogando, questa è democrazia>.

Di chi è la colpa di questa crisi? <Ci stiamo bruciando con le nostre mani -conclude Gatti – Le colpe sono varie, ma spero che il Pgt possa essere migliorato anche con le osservazioni che verranno presentate soprattutto riguardo al tema del consumo di suolo. Di tempo per ragionare ne abbiamo, se lo si vuole>.
Elisabetta Pioltelli