Monza – Le sorprese, si fa per dire, vengono tutte da quelli che dovrebbero essere considerati «vecchi arnesi» della politica, anche locale. Infatti a Cesano Maderno trionfa, ancora e sempre al primo turno, il sindaco di ritorno (per la quarta volta) Gigi Ponti che si voleva relegato al ruolo di segretario provinciale del Pd dopo la brutta sconfitta come candidato presidente della Provincia, nel 2009.
A Meda Giorgio Taveggia da sempre padre padrone della Lega punta al quarto mandato e va in testa al ballottaggio con il candidato del centrosinistra Luciano Caimi, ma tagliando fuori Bruno Molteni, consigliere provinciale del Pdl.
A Monza Roberto Scanagatti, una «vita da mediano» nel Pd, già vice di Michele Faglia che aveva vinto a sorpresa nel 2002 e poi perso malamente cinque anni dopo e cinque anni fa, guida il centrosinistra ad un ballottaggio che il suo vecchio, sconfitto e «incazzato » amico dell’oratorio di San Gerardo, Marco Mariani, pronostica tutto a suo favore pur contro il farmacista Andrea Mandelli del Pdl.
Anche a Senago Lucio Fois, un veterano della sinistra locale trascina la coalizione al riscatto di un ballottaggio che lo vedrà comunque opposto ad un sempre combattivo Riccardo Pase. Persino a Sulbiate la civica Sulbiate insieme (sotto la regia avvelenata dell’ex sindaco Maurizio Stucchi) gioca la carta dell’assessore di lungo corso Andrea Crespi per riconquistare il governo cittadino che a dicembre era stato detronizzato dai compagni di cordata del Pd.
Certo poi ci sono le cadute delle roccaforti storiche della Lega, come a Lesmo e Lissone dove le eredi designate, Paola Gregato e Daniela Ronchi, degli onorevoli ripescati del carroccio Marco Desiderati e Fabio Meroni, la prima consigliere provinciale, la seconda assessore comunale per un decennio nonchè consorte del deputato, sono sonoramente sconfitte. Al ballottaggio vanno centrosinistra e Pdl allargato a liste civiche.
A Carnate e Lentate infine candidati nuovi ma il centrosinistra si riprende i due Comuni dopo soli cinque anni.
Luigi Losa