Lo Stabat mater apre ”Lampi”Stockhausen e Comisso a Monza

Il dolore di Maria diventa il dolore universale di ogni madre: la perdita del figlio. Così nello "Stabat Mater" di Angelo Comisso che sabato 2 febbraio aprirà la decima stagione di Lampi al teatro Villoresi di piazza Carrobiolo a Monza.
Lo Stabat mater apre ”Lampi”Stockhausen e Comisso a Monza

Monza – Il dolore di Maria diventa il dolore universale di ogni madre che vive il dolore più straziante che esista sulla terra: la perdita del figlio. Così nello “Stabat Mater” di Angelo Comisso che sabato 2 febbraio aprirà la decima stagione di Lampi al teatro Villoresi di piazza Carrobiolo. Un’opera importante, non certo facile, un caposaldo della letteratura italiana medievale, una preghiera o meglio un grido di dolore, attribuito dai più a Jacopone di Todi.
Un testo che ha sempre esercitato un grande fascino sui musicisti. Celebri le traduzioni barocche di Pergolesi e Scarlatti, o quella più “romantica” di Dvorak fino ad arrivare a quella contemporanea del compositore estone Arvo Part. Anche Comisso è rimasto affascinato dalla “madre dolorosa ai piedi della croce lagrimosa” e ha cercato di attualizzare l’opera. “Ho visitato la Palestina – ha raccontato il musicista friulano – odio la guerra e le guerriglie che ancora oggi straziano quella terra, ma non solo. Non credo ci sia nulla di più forte del dolore di una madre per la perdita del proprio figlio. Non è un caso che il coro che esegue la parte recitata sia composta da sole donne: il coro Latomàs diretto da Diana D’Alessio”.
La parte musicale, invece, è affidata al Lichtblick Trio composto dallo stesso Angelo Comisso (piano e sintetizzatore), Markus Stockhausen (tromba, flicorno ed elettronica) e Christian Tomé alla batteria. Una collaborazione, quella tra Comisso e Stockhausen ,che prosegue da ormai una decina di anni, ma l’avvio ha il sapore di una favola con un giovane musicista (Comisso, appunto) che decide di inviare un cd con i suoi lavori ad un altro musicista, di quindici anni più grande di lui, che stimava e apprezzava molto. “La collaborazione con Markus – ha raccontato Comisso – è nata così per caso e, per me, è stato come realizzare un sogno”. E ha aggiunto: “Da allora non solo continua la collaborazione artistica, ma è nata anche una bella amicizia”.
Il maestro e l’allievo diventano amici, quindi perché la loro musica va nella stessa direzione. “Ogni musica ha la sua funzione – ha ribadito Angelo Comisso – credo che la mia, così come quella di Markus, sia molto riflessiva, introspettiva”. Attraverso il dolore di Maria, il trio di musicisti che già nel nome si propone di portare un po’ di luce (Licht blick significa infatti illuminazione, sprazzo di luce) vuole offrire una speranza, o meglio la forza di sperare a tutte le madri, una speranza che va oltre i confini terreni come recita Jacopne “Quando il corpo serà morto, fa’ che l’anima abbia porto di Paradiso e gloria”. Si inizia alle 21. Biglietti da 6 (per under 18) a 25 euro. Info e prevendite: tel. 331.451.99.22; info@musicamorfosi.it.
Giusy Taglia