Lo specchio del sogno:fantasy storico per Stefano Arosio

Lo specchio del sogno:fantasy storico per Stefano Arosio

Monza – Due storie parallele che nel finale si scoprono profondamente legate, due ambientazioni completamente diverse, così come differenti sono i piani di lettura possibili. Sono gli ingredienti de "Lo specchio del sogno", il primo romanzo di Stefano Arosio, edito dalla Runde Taarn di Gerenzano (Va).

L’autore, ventottenne redattore de il Cittadino, ha esplorato in modo originale il genere fantasy: la vicenda ha inizio nella terra di Caor, un mondo medievaleggiante senza fate ed orchi tipici dei racconti fantastici ma con una struttura feudale, in cui i protagonisti compiono un percorso di crescita personale attraverso sentimenti forse un po? dimenticati dagli uomini contemporanei.

Flint Noar e i suoi amici cercano di salvare il loro compagno Tak, ingiustamente accusato di omicidio. Gli imprevisti che devono affrontare li portano a riconoscere la loro inadeguatezza di fronte al
destino. Contemporaneamente il re Bertogoll, vero protagonista della vicenda, combatte una guerra tutta interiore tra il suo ruolo che gli impone di condannare il giovane prigioniero e la sua coscienza che lo spinge a liberarlo: per salvarsi deve scendere a patti con l?idea di sé stesso e rinunciare a parte della sua autorità.

La prima storia è intrecciata con una seconda che ruota attorno a Mester Nidles, parte dalla Londra degli anni Venti e si dipana in India, allora colonia dell?impero britannico. L’Oriente tutto intriso di misticismi fa da scenario alle avventure del libraio-mercante
d’arte che tenta di finanziare le ricerche archeologiche di uno studente che pare avere scoperto nessi rivoluzionari tra le antiche civiltà di Mù e altri misteri, tra cui quello di Atlantide.

In queste pagine emerge tutta la passione di Arosio per la storia e per i suoi enigmi, ma anche l’obiettivo non nascosto di suggerire una chiave di lettura diversa del mondo rispetto alle teorie voluzionistiche darwiniane. Il giovane autore propone un punto di vista cristiano a chi non si accontenta di interpretare la vita come una concatenazione di eventi dettati dal destino.

Lo specchio del sogno, pur elaborato parecchio tempo prima che l’Occidente e le sue certezze fossero sconquassati dalla crisi finanziaria scoppiata nei mesi scorsi, potrebbe essere letto come una metafora dei nostri giorni. Mester Nidles si muove infatti nella Londra dei primi decenni del Novecento, colpita dalla Grande Depressione seguita al crollo delle borse. Nella moderna capitale, così come in India, i protagonisti si confrontano continuamente con il cinismo e l’affarismo fino a scoprire che molte amicizie ritenute tali si sgretolano davanti agli interessi più biechi.
Il finale, aperto e sorprendente, lascia socchiusa la porta a un eventuale seguito delle avventure.
Monica Bonalumi      

Lo specchio del sogno, Runde Taarn Edizioni, 9,50 euro.