Monza – «Proviamo a qualificarci per le finali di World League e lavoriamo per preparare l’Europeo». Mauro Berruto ha le idee chiare e rimane loro fedele secondo la (sua) formula “lavoro+gioco+silenzio”, ovvero nessuna dichiarazione a effetto, non una parola di troppo. Per questo ha messo sotto i suoi ragazzi. In tre settimane di collegiale a Monza, fino a ieri, li ha fatti lavorare duramente per far partire la nuova avventura azzurra col piede giusto: nel 2011 l’Italia del volley scommette su diversi esordienti, un gruppo molto giovane e uno staff rinnovato. Al comando lui, il piemontese ex allenatore dell’Acqua Paradiso Monza Brianza. Venerdì 27 maggio, a Lione contro la Francia per la prima gara di World League, sarà un debutto per tutti.
«La Nazionale sta vivendo un nuovo corso – ha raccontato alla fine di un allenamento – che interessa tutto il gruppo. Ci sono tanti volti nuovi, tanti atleti che ricoprono un ruolo importante nel loro club. La scelta per la World League è stata fatta in relazione alla voglia e al desiderio di poter lavorare tanto: lo stiamo facendo e ne sono molto contento. In effetti è cambiato quasi tutto, anche lo staff: della precedente gestione è rimasto solo il medico. Tante novità e, per tutti, grande entusiasmo».
Il coach, che quest’anno ha portato la Lube Macerata alle semifinali playoff (ko in gara-5 con Cuneo) e alla vittoria in Challenge Cup, ha confermato i due “monzesi” Dragan Travica (anche se ormai ex) e Simone Buti, l’alzatore e il centrale. Con loro l’altro palleggiatore Baranowicz, gli opposti Lasko e Sabbi, i martelli Zaytsev, Kovar, Maruotti, Della Lunga e Savani, i centrali Barone, Birarelli e De Togni, i liberi Bari, Colaci e De Pandis. «Purtroppo o per fortuna, la partita con la Francia arriva molto presto – ha continuato Berruto – Giovedì scorso si sono uniti i quattro campioni d’Italia di Trento, poi abbiamo avuto cinque giorni per riuscire a stare bene in campo. L’obiettivo è che siano le partite stesse a migliorare la qualità del nostro gioco. È uno dei motivo per cui la World League è una bellissima manifestazione: non offre tanto tempo per lavorare, ma poi dà sette settimane per preparare l’Europeo. E lì questa squadra troverà il suo vero volto. Le ambizioni? Qualificarci per le finali, perché l’Italia non può scendere in campo con un obiettivo diverso, e lavorare sperando di recuperare un giocatore importante come Simone Parodi e di favorire il reinserimento di altri che possono dare ancora una mano».
Ed è arrivata anche la promozione di Monza. «Ho avuto la fortuna e il piacere di lavorare qui per un anno. Ma già quando allenavo la Finlandia, dunque in tempi non sospetti, avevo detto che il PalaIper era il miglior palazzetto dove mai avessi lavorato sia per qualità della struttura, che ci ha permesso di allestire tre campi regolamentari, sia per i vantaggi che la logistica offre a ragazzi che arrivano da tutta Italia. Avevo in testa che se un giorno avessi allenato la nazionale l’avrei portata qui. Fortunatamente è successo in tempi brevi». L’Italia debutterà a Lione. Poi, il 2 e il 5 giugno sfiderà Cuba (ad Ancona e Andria). Finali a luglio in Polonia.
Chiara Pederzoli