Monza – Una popolazione in crescita grazie ai cittadini stranieri e una larga fetta di anziani. È la fotografia dell’Italia vista dall’Istat secondo le stime dell’ultimo censimento generale, il quindicesimo.
In Italia si contano 59.433.744 cittadini, il 4,3% in più rispetto al 2001. In questo lasso di tempo la popolazione di cittadinanza italiana è diminuita di oltre 250 mila individui (-0,5%), mentre quella straniera è aumentata di 2.694.256 unità in tutte le regioni della Penisola. La popolazione straniera residente in Italia è triplicata, passando da 1.334.889 a 4.029.145, con una crescita pari al 201,8%.
Dal 2001 al 2011 la percentuale di popolazione di 65 anni e più è passata dal 18,7% (10.645.874 persone) al 20,8% (12.384.963 persone). Anche i “grandi vecchi”, ovvero gli ultra 85enni, incrementano il loro peso sul totale della popolazione residente (dal 2,2% del 2001 al 2,8% del 2011). In particolare, si registra un aumento del 78,2% nella classe 95-99 anni e del 138,9% in quella degli ultracentenari. Le persone di 100 anni e più, infatti, erano 6.313 nel 2001 (1.080 maschi e 5.233 femmine), mentre nel 2011 ne sono state censite 15.080, con una percentuale di donne pari all’83,7% (12.620 unità). La Lombardia è la regione in cui risiede il maggior numero di ultracentenari (2.391, pari al 15,9% del totale) e nel corso degli ultimi dieci anni il numero di ultracentenari è raddoppiato in quasi tutte le regioni
In termini di popolazione, i cinque comuni più grandi d’Italia sono: Roma (2.617.175 residenti), Milano (1.242.123), Napoli (962.003), Torino (872.367) e Palermo (657.561).