Monza – Ci sono anche novemila monzesi tra i 954mila pensionati italiani che stanno vivendo giorni di apprensione dopo avere ricevuto dall’Inps la lettera di sollecito per verificare, in base ai redditi 2010, se i titolari dei benefici aggiuntivi hanno ancora diritto agli stessi benefici o se si deve procedere alla loro revoca o riforma. Presi d’assalto i centralini di sindacati e patronato. La lettera è stata spedita durante le vacanze di Natale e ha fatto andare di traverso il panettone a molti che temono, alla luce di quanto letto («per evitare di incorrere nella revoca delle prestazioni collegate al reddito da Lei percepite») per la loro unica retribuzione. Il termine per l’invio dei dati richiesti è fissato al 28 febbraio. «Ma la parola sollecito – spiega Stefano Buzzi, segretario Fnp Cisl Brianza – è impropria: perché, nella maggioranza dei casi, non c’è stata una prima richiesta». Ezio Davide Cigna dell’Inca Cgil di Monza Brianza denuncia «il vergognoso comportamento dell’Inps che si accanisce attraverso una burocrazia pesante e invasiva contro i pensionati».
L’Inps scrive a novemila brianzoliÈ caos pensioni anche a Monza
Presi d'assalto sindacati e patronati per la lettera dell'Inps che ha fatto andare di traverso il panettone a migliaia di pensionati. L'accertamento del reddito 2010, il rischio della revoca, la denuncia delle organizzazioni sindacali. L'hanno ricevuta anche 9mila brianzoli.