Limbiate – E’ corsa a quattro per la poltrona di primo cittadino di Limbiate, occupata negli ultimi dieci anni da Antonio Romeo. Se il centrosinistra si presenta compatto, altrettanto non si può dire del centrodestra visto che l’Amministrazione comunale uscente di fatto si è frazionata in tre tronconi. Pdl, Lega nord, lista civica Antonio Romeo, Fronte della Libertà e il gruppo nato dalla fusione del Movimento per l’Italia con Insieme per Pinzano hanno puntato tutto su Eugenio Picozzi, 67enne che negli ultimi cinque anni ha ricoperto l’incarico di presidente del Consiglio Comunale. Anche se è entrato in politica solo nel 2006, è una molto persona conosciuta in città per aver gestito fin dal 1964 un negozio di alimentari e per il suo impegno a livello associativo (presidente del gruppo sportivo disabili, vicepresidente dell’orchestra filarmonica Corrado Rinaldi e dell’associazione per le adozioni a distanza Asca, membro della Protezione civile e delle Guardie ecologiche volontarie del Parco Groane).
Proverà a togliergli voti, diventando elemento di riferimento per l’elettorato di centro, Carlo Schieppati. Anche se nel mandato amministrativo che volge al termine ha rappresentato Forza Italia nel parlamento cittadino, il 59enne imprenditore di Pinzano (in passato presidente di circoscrizione e della biblioteca e tra i fondatori dell’associazione musicale Corinna Bruni), ha preferito diventare l’uomo di punta della coalizione costituita da Udc, Futuro e Libertà, Nuovo Polo per Limbiate e lista civica Sì per Limbiate. Nella sua stessa squadra ci sono anche gli ex consiglieri di maggioranza Giorgio Felotti, Giovanni Grottaroli, Agata Dalò, Claudio Ceschini, Cosma Sgrò e l’assessore uscente Ernesto Grassi.
Un altro membro della giunta che ha voluto staccarsi dal centrodestra per fare un percorso autonomo è Fausto Guerra, 42enne agente di commercio. L’ex rappresentante di Alleanza Nazionale, mai confluito all’interno del Pdl, per qualche mese ha pensato di chiudere la carriera politica perché non si sentiva rappresentato da nessun partito, ma poi, su spinta di alcuni amici e conoscenti, ha deciso di fondare il movimento Nuovi orizzonti italiani. A fianco di questo neonato gruppo ci sono anche le liste civiche della Lega Italia Club nel Mondo e della Partecipazione dei Lavoratori.
Nel centrosinistra la situazione è molto più chiara. Fin da dicembre Pd, Idv e Sinistra per Limbiate avevano deciso di provare ad interrompere l’egemonia di Antonio Romeo candidando come sindaco Raffaele De Luca, 59enne medico con base con ambulatorio al Villaggio Giovi. Nei mesi successivi a questa coalizione hanno aderito anche le liste civiche Città Viva, già all’opposizione negli ultimi cinque anni, e Limbiate solidale. Anche se è al debutto in politica, De Luca, oltre che per la sua professione, è molto noto in città per il suo impegno in ambito parrocchiale e nel mondo del volontariato (direttore sanitario della Croce d’Argento e socio fondatore dell’associazione per le adozioni a distanza Asca).
Al voto -I 26.544 limbiatesi che hanno diritto al voto potranno eleggere il sindaco domenica 15 maggio, dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15. 349 di loro si presenteranno ai seggi per la prima volta. Le sedi elettorali sono state collocate in dieci scuole cittadine. In base alle sezioni i cittadini si dovranno recare in via Fratelli Cervi (sezioni 1,2,3), in via Bellaria (4,5), in via Monte Generoso (6,7), in via Pace (8,9,10,11), in via Giotto (12,13), in via Leonardo Da Vinci (14,15,16), in via Cartesio (17,18,19,20,21), in via Torino (22,23,24), in via Gran Sasso (25,26,27) e in via Puccini (28).
Fabio Cavallari