Limbiate – Ha dormito fuori dal municipio, su un materasso, sotto la pensilina della fermata del tram di piazza Cinque Giornate, raccogliendo la solidarietà dei concittadini. E, da martedì, ha iniziato lo sciopero della fame. Non ha intenzione di abbandonare la sua protesta Gaetano Muccilli, 69 anni, che nella mattinata di ieri si è trovato l’ufficiale giudiziario per lo sfratto esecutivo dall’abitazione di proprietà comunale dove viveva con la moglie. Vuole infatti avere spiegazioni sull’insoluto, negato dal pensionato, che avrebbe portato al definitivo allontanamento dall’abitazione.
«Ora – ha spiegato ai passanti che si avvicinavano per conoscere il motivo del suo gesto – non so dove andare a dormire». L’amministrazione, dal canto suo, ha fatto sapere che si tratta di uno sfratto già esecutivo e più volta reiterato. «Il cittadino in questione è fra l’altro noto a questi uffici per avere già in passato fatto parlare di sé per altri gesti eclatanti come quello di ieri sera – spiegano in una nota dal municipio – Purtroppo l’Amministrazione si è vista costretta a rendere esecutivo lo sfratto dopo che per anni era stato promesso da parte dell’affittuario il pagamento dei ratei di affitto».
i.b.