Lentate, dall’oratorio al tribunalePresunto pedofilo a processo

Udienza preliminare a Milano, venerdì, del processo che vede imputato Nicolò Vergani il ventiduenne educatore dell'oratorio Sant'Angelo di Lentate, arrestato a giugno con l'accusa di detenzione e produzione di materiale pedopornografico.
Lentate, dall’oratorio al tribunalePresunto pedofilo a processo

Lentate sul Seveso – Udienza preliminare a Milano, venerdì, del processo che vede imputato Nicolò Vergani il ventiduenne educatore dell’oratorio Sant’Angelo di Lentate, arrestato a giugno con l’accusa di detenzione e produzione di materiale pedopornografico. Davanti al giudice per le indagini preliminari si procede con il rito abbreviato, condizionato dall’esame di una serie di documenti presentati dalla difesa del ragazzo.

Il giudice ha disposto un rinvio al 9 novembre. Cinque le parti offese: secondo le indagini, partite un anno fa, il ragazzo avrebbe minacciato una quattordicenne per costringerla a mostrarsi nuda sul web. Dopo una denuncia, gli agenti della polizia postale erano riusciti a risalire all’abitazione del giovane tramite l’indirizzo IP che usava per collegarsi a Internet.

Attraverso Facebook e Messenger aveva creato dei falsi profili, dove si spacciava per dodicenne e in questo modo adescava ragazzini e ragazzine, si guadagnava la loro fiducia e poi fingeva di aver inviato un virus sul loro computer, che gli permetteva di attivare la web-cab e di osservarli senza vestiti. Poi chiedeva immagini nuove con la minacia di mettere tutto in rete.
Quando gli agenti della polizia postale hanno bussato alla sua porta, nel  computer hanno trovato diverse cartelle con foto di ragazze e anche di un ragazzo.

Avrebbe anche piazzato telecamere nascoste in bagni e spogliatoi femminili per rubare immagini intime. Don Italo Miotto, parroco di Lentate, ha parlato di Vergani come di: «Un ragazzo cresciuto in oratorio con gli adulti, ha mangiato con loro, ha trascorso giorni in campeggio sempre con gli adulti eppure le famiglie non si sono mai accorte di niente.»