Solaro– I lavoratori di Electrolux temono per un ridimensionamento dell’impianto produttivo e per il fallimento di quel piano di salvataggio degli esuberi varato a marzo 2012 con il taglio di due ore dal monte lavorativo giornaliero di tutti. Ad accendere i riflettori su quella che sicuramente non è più una situazione rosea come pochi anni fa, sono i rappresentanti del sindacato Flmu- Cub, Doriano Checcaglini, Carlo Venasco e Giovanna Annacoreta. «I segnali che viviamo quotidianamente in azienda non sono incoraggianti. Spesso il nostro sindacato viene messo da parte dalle altre sigle e dai vertici dirigenziali, proprio perché diamo voce ai problemi più importanti senz’ombra di aziendalismo, ma solo in difesa degli operai. Ci chiediamo cosa succederà nel 2013, quando scadrà l’accordo. Già ora, sulle linee ci sono più operai di quanti ne servano e stiamo lavorando solo sei ore. Il nostro timore di un ridimensionamento è sempre più fondato. Il taglio netto del personale è un rischio sempre più concreto».
Diego Marturano
L’allarme dei sindacalistiper l’Electrolux Solaro
L'allarme dei sindacalisti di base che temono un ridimensionamento e un taglio netto del personale della Electrolux Solaro. I dubbi sulla tenuta dell'accordo che ha tamponato l'emergenza esuberi