La voglia di rivoluzione dei giovani«I soldi dei politici per assumere»

Ad Arcore gli stati generali dei giovani. E il presidente dei Giovani industriali, Francesco Ferri, propone di usare per favorire nuove assunzioni i 240 milioni accantonati per i vitalizi e le indennità dei parlamentari che hanno concluso la legislatura.
La voglia di rivoluzione dei giovani«I soldi dei politici per assumere»

Arcore Di timore reverenziale non è proprio il caso di parlare. Anzi. Perché la giovane platea del PalaUnimec in occasione degli Stati generali dei giovani con alcuni candidati si è dimostrata disincantata e desiderosa di una vera rivoluzione. Nella politica e, soprattutto, nella gestione del denaro pubblico. «I soldi mancano – ha sottolineato uno studente – perché la gente ruba». Alla politica, d’altra parte, non mancano le opportunità per annunciare di aver cambiato pagina. Una di queste l’ha illustrata lo stesso Francesco Ferri, presidente del gruppo Giovani Imprenditori. «Alla Camera e al Senato – ha spiegato – sono accantonati 240 milioni di euro per i vitalizi e le indennità dei parlamentari che hanno concluso la legislatura. Perché non utilizzarli per favorire le assunzioni dei giovani ?». Uno dei punti del manifesto dei giovani della Brianza riguarda appunto il tema «lavoro». A questo proposito si propone, tra l’altro, la detassazione completa del contratto di apprendistato per i primi anni. Il manifesto sottolinea anche l’urgenza di una riduzione degli organi di governo nazionali e locali e dei costi della politica, di un cambiamento della legge elettorale, della necessità di una riduzione della tassazione. Ma viene richiesta anche una totale accessibilità alle informazioni relative all’operato dei politici e l’abolizione del valore legale del titolo di studio. Per il territorio brianzolo si chiede, tra l’altro, la connettività wireless gratuita per tutti e la valorizzazione del marchio dell’autodromo. Più in generale, comunque, c’è una forte richiesta di ricambio generazionale tra i banchi del Parlamento e degli enti locali. Anche perché, ha precisato amaramente Ferri, «l’età media dei candidati a queste elezioni è di 54 anni».
Sergio Gianni