Monza – La crisi taglia del 27% la spesa nazionale per il tradizionale albero di Natale, con più di due italiani su tre (67%) costretti a recuperare dalla cantina il vecchio albero sintetico mentre sono solo 5 milioni gli abeti veri addobbati (-16%) nelle case o nei giardini. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti/Swg, in occasione del Ponte dell’Immacolata tradizionalmente dedicato dagli italiani all’acquisto e all’allestimento dell’albero. Gli italiani spendono in media 31,95 euro per l’acquisto dell’albero che proprio per le esigenze di risparmio si è rimpicciolito. Gli alberi del Natale quest’anno – sottolinea la Coldiretti – sono infatti più corti di circa 30 centimetri rispetto a quelli dieci anni fa con l’abete più comune che non supera i 160 centimetri ed è venduto con tanto di radici e pane di terra a prezzi variabili tra i 15 ed 45 euro nella grande distribuzione, fiorai e nei garden, anche se ai coltivatori italiani viene pagato appena 8 euro in media. Sempre più numerosi sono i casi di vivaisti o amministrazioni pubbliche che offrono la possibilità di consegnare l’albero finite le feste.
La crisi taglia l’albero di NataleSono piccoli, sintetici e riciclati
La crisi taglia del 27% la spesa nazionale per il tradizionale albero di Natale, con più di due italiani su tre (67%) costretti a recuperare dalla cantina il vecchio albero sintetico mentre sono solo 5 milioni gli abeti veri addobbati (-16%) nelle case o nei giardini.