La crisi cancella il liceo classicoRabbia degli studenti del Greppi

Fulmine a ciel sereno per studenti e insegnanti dell'indirizzo classico del Greppi: all'istituto di Monticello, frequentato anche da molti studenti dell'Alta Brianza monzese, non sono state autorizzate la Prima e la Seconda liceo a causa dei tagli.
La crisi cancella il liceo classicoRabbia degli studenti del Greppi

Besana Brianza – Fulmine a ciel sereno per studenti e insegnanti dell’indirizzo classico dell’istituto Greppi di Monticello, nella vicina Brianza lecchese, che all’ultimo giorno di scuola hanno appreso che l’ufficio scolastico provinciale, a causa dei tagli al personale docente, non ha autorizzato la Prima e la Seconda liceo per il prossimo anno scolastico. Una decisione che ha gettato scompiglio tra gli studenti delle attuali Quinta ginnasio e Prima liceo, determinati a lottare con le unghie e con i denti per poter continuare a studiare nella loro scuola.

Sono 29 i ragazzi – e tra questi molti i residenti con le loro famiglie nell’Alta Brianza monzese – che, se la decisione dell’ufficio scolastico sarà confermata, dovranno trovare una nuova scuola dove continuare il loro percorso di studi. Ieri pomeriggio, accompagnati dai genitori, i ragazzi si sono radunati davanti ai cancelli della scuola per manifestare pubblicamente con striscioni la loro amarezza e la loro determinazione a non gettare la spugna.
Vogliono «capire le motivazioni di questo inaspettato e sconcertante provvedimento».

«Il classico al Greppi – spiegano in una lunga lettera – ha sempre avuto pochi iscritti, ma ciò si motiva col fatto che l’indirizzo è stato aperto solo nel 2008 ed è pertanto relativamente giovane, ma è nato in risposta a una forte richiesta nel territorio delle province di Lecco e Milano. Ci è sempre stato assicurato che il progetto sarebbe continuato in ogni caso, consentendoci di terminare il ciclo di studi regolarmente. E’ quindi naturale la nostra sorpresa quando la decisione, presa unilateralmente senza consultare la scuola, è stata resa pubblica».

E ancora: «Ci sembra che il provveditorato non riconosca il valore e l’utilità del nostro percorso di studi, finendo per mortificare la fatica e la passione di tutti noi, che desideriamo portarlo a termine, possibilmente nelle condizioni di partenza che, insieme alle nostre famiglie, abbiamo consapevolmente scelto». I ragazzi hanno avviato una raccolta firme online (www.firmiamo.it/il-classico-resta-a-villa-greppi) e hanno aperto un gruppo su Facebook per fare conoscere a più persone possibili la novità che li sta travolgendo. E’ possibile sottoscrivere la loro petizione anche compilando i moduli disponibili a scuola.
a.br.