La burocrazia e una “elle” in piùIl matrimonio deve essere rinviato

Il matrimonio salta per colpa di una elle. A farne le spese una coppia di giovani sevesini che dopo una convivenza di tre anni, decidono di convolare a nozze. Ma le nozze del 4 maggio salteranno per un errore di trascrizione del nome dello sposo.
La burocrazia e una “elle” in piùIl matrimonio deve essere rinviato
Matrimonio

Seveso – Il matrimonio salta per colpa di una elle. A farne le spese una coppia di giovani sevesini che dopo una convivenza di tre anni, decidono di convolare a nozze per certificare, anche davanti alla legge, la propria unione.
«Ci saremmo dovuti sposare il 4 maggio. Data fissata, ristorante e sala comunale prenotati per il grande giorno, bomboniere prese. Questo succedeva un anno fa – Racconta Chiara C., che ha voluto raccontare questa vicenda – A novembre 2012, sei mesi prima del fatidico giorno, corro nei nostri comuni di residenza per preparare i documenti necessari alle pubblicazioni di matrimonio. Pensavo che tutto fosse ok».
Un’attesa beata e felice e invece: «Un giorno ricevo una telefonata dalla gentile signora dell’Anagrafe che mi dice: «Signorina la devo informare che durante la preparazione delle pratiche abbiamo riscontrato un errore nell’atto di nascita del suo fidanzato. E’ stato scritto Wiliam con una sola lettera «l» invece di William, come è riportato sulla carta d’identità». Gelo. «E questo cosa significa?» dico io, e lei «significa che non possiamo procedere con le pubblicazioni perché è come se fossero due persone diverse»».

Nonostante la notizia la coppia non si perde d’animo una elle in più o una di meno, che problema c’è, ci sarà da riempire solo qualche altro incartamento, dopodiché… «Andiamo in Comune a Bollate, in cui risiedeva all’ epoca, ci confermano quello che ci era stato detto dall’anagrafe di Seveso. E’ evidente che si tratta di un errore di trascrizione. A Bollate avrebbero potuto prendersi la responsabilità dell’accaduto, mettere un timbro sull’atto di nascita che attestava l’errore di scrittura, ma per poter mettere il famigerato timbro, necessitano del primissimo attestato, quello scritto dall’ospedale al momento della nascita per verificare se l’errore di scrittura era stato dell’ospedale o loro. Quindi aspettiamo. Poi ci viene detto che qualche anno fa c’ è stato un incendio nell’archivio dell’ ospedale, pertanto nulla viene trovato».

Sfortuna e burocrazia sembrano così andare a braccetto, e ai due fidanzati restano solo due opzioni: richiede il cambio nome alla Prefettura di Milano, oppure cambiare tutti i documenti del giovane sposo mettendo il nome che c’è sull’atto di nascita, ovvero Wiliam C. con una elle. «Peccato che questo vorrebbe dire non solo cambiare carta d’identità, patente e codice fiscale, ma anche conto corrente, rogito, assicurazioni e chi più ne ha più ne metta. Quindi l’unica opzione plausibile è il cambio nome. Contando che la diatriba con il Comune di Bollate ci ha fatto perdere un mese, a dicembre 2012 riusciamo ad inviare in prefettura le carte per il cambio nome. Chiamiamo per la prima volta alla fine di gennaio 2013. Ci viene detto che la nostra pratica non è stata ancora presa in considerazione e di richiamare il mese successivo. Richiamiamo ma ancora nulla. Chiamiamo mercoledì scorso, ma il telefono è sempre occupato».
Morale della favola, dato che per un cambio di nome i tempi di attesa sono dell’ordine di sei mesi, il matrimonio di maggio salta.
Ivan Bavuso