Il Villoresi è pieno di immondiziaCosì muore il canale di Monza

C'è di tutto sul greto di quel canale. Bidoni, sacchetti dei rifiuti, macerie da cantiere. Addirittura carrelli della spesa. Monza, periferia ovest della città. Quel canale è il Villoresi, che porta le acque del Ticino nell'Adda.E oggi è piano d'immondizia.
Il Villoresi è pieno di immondiziaCosì muore il canale di Monza

Monza – C’è di tutto sul greto di quel canale. Bidoni, sacchetti dei rifiuti, macerie da cantiere. Addirittura carrelli della spesa. Monza, periferia ovest della città. Quel canale è il Villoresi, che porta le acque del Ticino nell’Adda. Una storica via di comunicazione, ideata e realizzata in pochi anni da un ingegnere monzese che è nato quasi accanto quel canale che oggi porta il suo nome, Eugenio Villoresi. Una via d’acqua che durante il periodo delle asciutte, diventa una discarica. A segnalare la situazione di degrado che vive oggi il canale è una lettrice del Cittadino, la professoressa Teresa Cogni Bongini, autrice anche delle foto presenti in questa pagina.

«A chi spetta la pulizia del canale Villoresi ed in particolare nella città di Monza – si chiede la professoressa Bongini nella lettera spedita in redazione -? Il senso civico delle persone è notevolmente scaduto a livelli di terzo mondo, ma è anche vero che un bene pubblico quale il canale Villoresi debba essere custodito e curato». E poi, rivolgendosi direttamente al presidente del consorzio Villoresi: «Mi indichi l’ufficio responsabile a cui rivolgermi per ottenere una efficace e pronta pulizia del canale nel tratto di Monza».

Segnalazioni simili arrivano anche da Nova Milanese, Muggiò, ma anche da Agrate e dai Comuni del Vimercatese. Gli incivili non mancano mai e sfruttando il fatto che il Villoresi è privo d’acqua, lo usano come una discarica. Gettandoci dentro di tutto.

Già, ma come mai il Villoresi è in secca? Il consorzio che gestisce tutti i grandi navigli dell’est Lombadia, programma le cosiddette asciutte, ovvero i periodi di chiusura dei corsi d¿acqua artificiali. Il Villoresi, ad esempio, riaprirà il 2 aprile. Queste sospensioni sono necessarie: il Villoresi, come il Naviglio grande, quello di Bereguardo o la Martesana sono canali artificiali, alcuni anche molto antichi, che hanno bisogno di continue cure. Sempre più spesso si registrano cedimenti del fondo o sulle sponde.

In inverno vanno in secca per permettere la manutenzione straordinaria. Ma i soldi sono quelli che sono. Cioè pochi. sguardo a expo Proprio per questo motivo si guarda con speranza all’Expo del 2015. L’apparente panacea di tutti i mali lombardi. Nei giorni scorsi il consiglio di amministrazione del consorzio ha approvato tutti gli interventi che riguarderanno il progetto «Vie d’acqua Expo 2015».

Saranno le acque del Villoresi, attraverso un nuovo canale che da Garbagnate arriverà fino alla sede di Expo, a portare per tutta la durata della manifestazione l’acqua corrente, che defluirà poi con il tratto meridionale del nuovo canale fino al Naviglio grande. Dal parco delle Groane fino a Monza si procederà alla completa impermeabilizzazione del Villoresi. Questi interventi, insieme ad altri interventi minori, costeranno oltre cinque milioni e mezzo di euro.
Davide Perego