Sulbiate – Ha traballato per la seconda volta in pochi mesi, e venerdì sera anche in modo critico la giunta di Sulbiate, guidata da Maurizio Stucchi. Nella seduta di consiglio – convocata in seguito alla richiesta dei consiglieri del Pd – momenti di tensione e incertezza quando il gruppo dei democratici, che siede tra i banchi di maggioranza, ha annunciato (come già avevano fatto i cinque consiglieri dell’opposizione di Progetto Territorio) il voto contrario alla ratifica di una delibera di giunta.
Il documento riguardava un prelievo dal fondo di riserva da destinare alla progettazione dell’intervento di recupero della ex-Filanda.
Viste le dichiarazioni di voto, che l’avrebbero messo in minoranza, Stucchi ha chiesto di sospendere la seduta per mezz’ora. Una mezz’ora di febbrili consultazioni a porte chiuse. Tornato in aula, ha infatti spiegato che con il voto contrario alla delibera, sarebbe caduta anche la successiva, quella degli equilibri di bilancio. Un provvedimento, quest’ultimo, da votare per legge entro la mezzanotte del 30 settembre, pena lo scioglimento immediato della giunta. Il Pd ha dunque fatto un passo indietro, e ha optato per l’astensione.
Non è certo un clima sereno, quello che si respira in maggioranza negli ultimi mesi; le diverse opinioni sul tema di outlet e Pedemontana hanno causato la dimissione di due assessori Pd (ma ieri una dei due, Maria Grazia Crespi, ha ufficializzato il suo ritorno in giunta e il passaggio a Sulbiate Insieme) e la creazione del gruppo consigliare dei democratici.
Letizia Rossi