Monza – Dalla vendita di abbigliamento usato per bambini a quello per sportivi e ciclisti. Dal recupero e assemblaggio di materiale usato per creazioni artistiche ai veri e propri centri dell’usato, quasi moderni rigattieri: raccolgono e vendono di tutto, vestiti, dischi in vinile, libri, mobili, elettrodomestici. E, in tempi di crisi, significano anche risparmio.
I punti vendita dell’usato in Lombardia sono 489 e pesano il 15,1% sul totale nazionale di settore. Milano è la provincia leader (49,1% del totale lombardo, 240 imprese attive), seguita da Brescia (13,9% del totale, 68 imprese) e Bergamo (8,6%, 42 imprese). A Monza, invece, la tendenza non è ancora molto sviluppata. Qui si trova infatti soltanto il 3,3% delle imprese lombarde, per un totale di 16. Rispetto ad un anno fa c’è stata una contrazione del 5,9%. In Brianza, in particolare, il 50% di queste attività riguarda il settore dell’antiquariato e il 25% negozi di abbigliamento o di oggetti usati.