Meda – (e.san) “Demetrio Stratos, storia e rivoluzione di una voce”: un libro storico e nello stesso tempo letterario. Perché di letteratura si deve parlare se si vuole far riferimento a Demetrio Stratos e alla sua carriera musicale. Le duecento pagine scritte da Antonio Oleari hanno la cadenza di un racconto arricchito dall’immediatezza delle citazioni, dalla concretezza dei testi delle canzoni che, senza la musica annessa, fanno meglio comprendere il messaggio che l’autore vuol dare: soprattutto a chi non sa molto ascoltare.
Leggere il libro di Antonio Oleari è semplice: basta sedersi un secondo, in un momento di pausa e- se per caso si è nati dagli anni ’70 in poi- fare qualche domanda ai “grandi” che si hanno a fianco. Quelli che hanno vissuto nel teatro naturale di un personaggio come Stratos, “eroe greco”- come lo definisce lo stesso autore- in terra italiana. Attraverso le proprie parole, unite in una costruzione della frase incalzante e veloce, Antonio Oleari usa le testimonianze di artisti, cantanti, musicisti e semplici amici per unire i puntini di un disegno più grande: quello di un uomo che è riuscito- senza esserne il diretto artefice- ad organizzare un concerto all’Arena di Milano, dove 60mila giovani accorsi da tutta Italia avrebbero voluto contribuire, con il pagamento del biglietto, a finanziare un’operazione per salvare Stratos da morte certa. Quella che lo ha raggiunto (per anemia aplastica) il 13 giugno 1979 a New York e che ha trasformato il concerto della salvezza in un saluto ultimo, fatto di musica e di voci: due parole che, unite, incarnano Stratos all’ennesima potenza. Oleari lo chiama, infatti, la “voce-musica”, quella voce , come dice l’amico Gabriele Salvatores nella prefazione.

Antonio Oleari, Demetrio Stratos, gioia e rivoluzione di una voce, Aereostella, 2009, 21 euro.