Paderno Dugnano – Si è conclusa con un soggiorno presso il reparto di psichiatria dell’ospedale di Passirana di Rho la «visita» padernese di una donna romana, che ha tenuto impegnato il Comando della Locale di Paderno nella giornata di lunedì. La donna era arrivata in Lombardia in treno e si era fatta portare con un taxi a Paderno, in via Gramsci presso un affittacamere che già in passato le aveva offerto ospitalità. Ma all’arrivo in città, la signora aveva scoperto con grande sconcerto che del suo conoscente non c’era più traccia. A quel punto la signora ha cominciato a dare segni di alterazione e confusione mentale, convincendo a un certo punto il taxista a condurla presso gli uffici di via Buozzi.
Qui gli agenti della Polizia locale che l’hanno accolta hanno ascoltato tutta la sua storia, che ha preso quasi subito risvolti di carattere sentimentale. La donna infatti ha informato gli agenti di una sua presunta relazione con un medico di Milano, che periodicamente la porta a fare visita in Lombardia. Negli anni passati, questo presunto «pendolarismo» per motivi di amore era stato agevolato dalla presenza dell’affittacamere di via Gramsci, attualmente irreperibile.
Man mano però che il racconto della donna andava avanti, i responsabili degli uffici di via Buozzi venivano presi da forti dubbi sulla veridicità di quanto esposto. Anche la spiegazione appariva quantomeno arzigogolata e, di fronte a risposte piuttosto nebulose, gli agenti sono giunti alla conclusione che la signora si trovava in stato confusionale. E hanno deciso di condurla all’ospedale di Niguarda per effettuare le visite del caso. Caricato il nutrito bagaglio su un’auto di pattuglia – 7 valigie più un trolley – i vigili hanno fatto rotta su Milano per portarla a Niguarda. E intanto venivano effettuati tutti i controlli del caso nei confronti del medico milanese, legato alla signora laziale da una fantomatica relazione di vecchia data.
Ma, contattato dai vertici della Locale padernese, lo stimato professionista meneghino ha sì ammesso di avere avuto in cura in passato la donna, smentendo allo stesso tempo tutte le altre affermazioni riferite loro. Nel frattempo, gli agenti avevano raggiunto Niguarda e, scaricato il foltissimo armamentario al seguito della donna, l’avevano accompagnata al pronto soccorso della struttura ospedaliera. Dopo un rapido consulto, i medici hanno optato per il trasferimento a Passirana di Rho, presso strutture più adatte a darle accoglienza.
Pier Mastantuono