Il futuro urbanistico di MonzaCemento solo su aree dismesse

Presentato il piano per urbanizzare la “nuova” Monza. Identificate ventuno zone per un totale di 500mila metri quadrati di aree dismesse o già urbanizzate: le uniche che potranno subire trasformazioni urbanistiche, tramite piani integrati d'intervento.
Il futuro urbanistico di MonzaCemento solo su aree dismesse

Monza – Il nuovo documento di inquadramento approvato dalla giunta di Monza concede di costruire soltanto sulle aree dismesse o già urbanizzate. Dopo che il piano dei servizi del Pgt è decaduto (per decorrenza dei termini) la giunta ha presentato il documento di inquadramento che ha l’obbiettivo di pianificare le future edificazioni in città. In questo documento la giunta sancisce un principio chiaro: «Si costruirà solo sulle aree dismesse». Il documento, che è stato presentato in commissione urbanistica e verrà presentato in consiglio comunale, identifica 21 aree distribuite su tutto il territorio cittadino – per un totale e di 500 mila metri quadrati – che possono essere interessate ad una trasformazione urbanistica, tramite piani integrati di intervento.
Su alcune di queste aree sono già stati presentati dei progetti e sono in una fase più avviata.

E’ il caso dell’area di piazzale Virgilio e quella in via Bramante da Urbino. Molte altre, invece, non hanno ancora una progettazione avviata. Le 21 aree prese in considerazione nel documento di inquadramento sono soprattutto ex aree industriali e produttive che giacciono abbandonate da anni. Le destinazioni che si prevedono all’interno di queste zone sono residenziali, commerciali e servizi.
«E’ da qui che deve ripartire il motore dello sviluppo della città – ha commentato il sindaco Roberto Scanagatti – dobbiamo dare delle risposte alla città in merito al consumo di suolo».

La proposta contenuta nel documento di inquadramento verrà condivisa con la cittadinanza tramite incontri pubblici. Con il documento di inquadramento si intende anche valorizzare l’asse del canale Villoresi, anche in vista di Expo 2015. La maggior parte delle aree dismesse citate nel documento, infatti, sono dislocate lungo il percorso del canale che sarà interessato ad un intervento di riqualificazione delle sponde, in vista di Expo 2015. «E’ importante riqualificare anche gli elementi di archeologia industriale – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Claudio Colombo – gran parte delle aree interessate ai progetti di recupero erano vecchie aziende storiche monzesi ».
Andrea Trentini