Giussano – Da tempo i finanzieri stavano seguendo i suoi movimenti più che sospetti, un idraulico che ad alcuni clienti particolari consegnava anche droga a Merate e nella Brianza lecchese: l’altra notte i militari hanno fatto un blitz nella sua abitazione di Giussano, dove hanno trovato quattro chilogrammi di marijuana, una pistola calibro 38 e tanta refurtiva.
In manette sono finiti due fratelli di nazionalità albanese, Ersuel Nanushi, 29 anni e Redi Nanushi, 22 anni: sono stati trasferiti al carcere di Monza per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma da fuoco (sono in corso le indagini per accertare la provenienza della refurtiva ritrovata, macchine fotografiche, due chitarre elettriche e un personal computer).
L’indagine delle Fiamme gialle lecchesi era iniziata esclusivamente seguendo il filone dello spaccio di droga ma ora, dopo il ritrovamento nella casa dei fratelli Nanushi anche di una pistola carica e di refurtiva, è destinata ad allargarsi.
I movimenti del fratello idraulico nei mesi scorsi non erano passati inosservati ai militari: oltre ad aggiustare rubinetti di giorno, la notte in alcune abitazioni di Merate e Brianza lecchese il giovane portava a destinazione anche marijuana ad altri clienti.
I finanzieri hanno ricostruito i movimenti del giovane, che abita con il fratello a Giussano e l’altra notte hanno fatto scattare il blitz, presentandosi in casa. La pistola era carica
Uno dei fratelli, cercando di evitare l’arresto, ha fornito false generalità ai finanzieri che hanno comunque fatto irruzione nell’appartamento, dove l’altro fratello stava ancora dormendo.
Quest’ultimo aveva un comodino di fianco: all’interno si trovava una pistola semiautomatica calibro 38 di fabbricazione ungherese con caricatore inserito e altri 10 proiettili (poco distante anche un pugnale con una lama di 15 centimetri).
Oltre a queste armi, gli inquirenti hanno ritrovato nell’appartamento droga e una quantità impressionante di refurtiva. Quattro chilogrammi di marijuana, due bilancini elettronici di precisione, e 1800 euro per quanto riguarda lo stupefacente mentre per la refurtiva, due chitarre elettriche, una decina di macchine fotografiche (con tanto di obiettivi) e un personal computer sono in corso le indagini.