Desio – “Non trasferite i cani al canile di Pantigliate”. Alzano la voce le associazioni animaliste, dopo aver saputo che il comune di Desio da gennaio affiderà i randagi alla struttura di Pantigliate. L’Enpa e l’associazione “Animareonlus” hanno diffuso un comunicato con le foto dei 9 cani che a inizio mese dovrebbero essere portati nel canile definito “lager”. Duca, Alba, Sansone, Giotto, Tetris, Romolo, Tullio, Doblò, Bayleis. “Verranno trasferiti in un canile lager, del quale possiamo dire le peggiori cose, dove i cani vivono per anni, senza essere affidati e muoiono di freddo. Dobbiamo attivarci affinchè nessun cane vada in quel lager” scrive l’Enpa.
L’allarme ha ottenuto i primi risultati, perché il sindaco Roberto Corti, venuto a conoscenza della mobilitazione, si dice pronto ad analizzare con attenzione la situazione. Dato che a fine anno scadeva la convenzione che il comune ha con un’altra struttura, un canile di Limbiate, è stato rifatto un bando per assegnare il mantenimento dei randagi trovati sul territorio. Si è presentata una sola associazione, “Il Mulino” di Pantigliate, a cui dovrebbero quindi essere affidati gli animali. “Prenderemo in seria considerazione le argomentazioni che sollevano le associazioni animaliste. Se è vero quello che dicono, e non ho nessun motivo per dubitarne, mi chiedo come mai chi di dovere non ha fatto controlli a Pantigliate. Quella struttura, comunque, è l’unica che ha partecipato al nostro bando. Ora faremo tutte le verifiche del caso”. L’associazione Animare Onlus che coordina i volontari attivi al canile di Limbiate ha scritto una lettera al sindaco, per segnalare “irregolarità” nel bando e chiedere di non assegnare i cani a Pantigliate.
“Richiediamo di non autorizzare l’assegnazione del servizio di ricovero e mantenimento dei cani randagi del comune al Molino di Pantigliate – scrive Catherine Maternini – e chiediamo di autorizzare Animare onlus di avere accesso a qualsiasi struttura con cui il comune intende convenzionarsi. I volontari seguono da diversi anni questi cani, conoscono le loro caratteristiche, forniscono terapie sanitarie, alimentazioni speciali, passeggiate, collocamento in famiglia e provvedono al loro benessere psico fisico”. “A Pantigliate – aggiunge Valentina, una volontari a- noi non avremmo facile accesso. I cani non sono trattati bene e difficilmente vengono dati in adozione”. L’associazione fa un appello: “Aiutateci a trovare loro una casa, una famiglia che li accolga per salvarli da un infausto destino!” Per info: www.animareonlus.it
Paola Farina