Ha terrorizzato il VimercateseRoncello, preso il baby rapinatore

Prima ha derubato e vandalizzato la chiesa parrocchiale di Busnago. Poi, domenica, si è dato alle rapine. Ma la sua carriera criminale è finita dopo pochi giorni. E' stato fermato dai carabinieri di Trezzo sull'Adda il nomade di 13 anni che ha terrorizzato per giorni il Vimercatese.
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Busnago – Prima ha derubato e vandalizzato, insieme ad altri complici, la chiesa parrocchiale di Busnago giovedì della scorsa settimana. Poi, domenica, si è dato alle rapine. Ma la sua carriera criminale è finita dopo pochi giorni. E’ stato fermato dai carabinieri di Trezzo sull’Adda il nomade di 13 anni che ha terrorizzato per giorni il Vimercatese.

Gli uomini dell’Arma lo hanno fermato domenica sera, intorno alle 22.30, a Roncello. Era a bordo dello scooter quando, alla vista dei militari. ha tentato la fuga anche a piedi, correndo attraverso i campi, prima di essere bloccato. Nel pomeriggio aveva compiuto già due rapine. La prima alle 18.30, in via Matteotti a Busnago, quando aveva affiancato una donna ucraina di 53 anni, una badante residente a Busnago. Il minorenne, a bordo del suo scooter, si è affiancato alla donna, minacciandola per farsi consegnare la borsetta. Al rifiuto della donna, le ha strappato la borsa, facendo cadere la badante per terra.

Stessa scena si è ripetuta alle 20, questa volta a Cornate d’Adda. Q.M., una casalinga di 64 anni, è stata rapinata della sua borsa. Anche qui prima la minaccia, poi il tentativo di resistenza, infine, lo strattonamento che l’ha fatta ruzzolare a terra. Entrambe le donne hanno fornito ai carabinieri una descrizione molto dettagliato sia del ragazzo che le aveva derubate, sia del suo mezzo di locomozione. Da questi dati è partita la caccia all’uomo dei carabinieri, che si è conclusa a Roncello. Il rapinatore è un giovane nato a Merate nel 1998, identificato spesso all’interno dei campi nomadi di Milano.

Lo scooter Piaggio che utilizzava era frutto di una rapina, così come l’Iphone che aveva addosso. Un cellulare estorto ai danni di un coetaneo di Busnago. Ora il ragazzino è stato collocato in una comunità per minori su ordine dell’autorità giudiziaria minorile.