Giussano: “piove” una pistolada una finestra, patteggia la pena

Giussano – Piovono armi dal cielo sulla Polizia di Monza, che ha effettuato due arresti in “trasferta” a Giussano. Curioso il modo in cui sono arrivate le manette per L.B., 69 anni, di origine calabrese, condannato ad un anno per possesso di armi.
La squadra investigativa del commissariato monzese di viale Romagna si è presentata martedì mattina di buon’ora in via Col di Lana, a Giussano, presso un appartamento nel quale, secondo una ‘soffiata’, sarebbero custodite delle armi. All’arrivo sul posto, da uno degli altri appartamenti dello stabile, gli agenti hanno visto sbucare una mano maschile dalla finestra, che ha lasciato cadere nel vuoto una pistola Beretta 98F calibro 9 x 21, dieci cartucce inserite ed il numero di matricola cancellato. A quel punto è scattato l’arresto dell’uomo, che ha sul suo conto qualche precedente denuncia di polizia, oltre agli accertamenti tecnici sull’arma sequestrata. Il 69enne condivide la casa con la moglie, risultata però estranea.
Il processo per direttissima, al termine del quale l’imputato ha patteggiato la pena, si è celebrato ieri mattina.
Nell’ambito della stessa operazione, gli agenti hanno arrestato anche un immigrato albanese, residente in un’altra abitazione del complesso, sul quale pendeva un ordine di carcerazione a tre mesi per non aver eseguito l’ordine di espulsione. All’interno dell’appartamento segnalato inizialmente agli agenti, invece, non è stato trovato nulla di illecito.
f.b.