Giussano, bidelli "tagliati"Niente più frutta a merenda

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Giussano – Mancano i bidelli, niente più frutta come spuntino. E il caso diventa “politico”. Succede alle scuole elementari di Giussano. A chiedere chiarimenti in consiglio comunale è stato il consigliere del Partito democratico Matteo Riva. Dall’inizio dell’anno scolastico, quella che era una sana tradizione, collegata anche a un programma di educazione alimentare, è stata sospesa. Il personale non docente è stato “tagliato”, causa la riduzione d’organico, di un’unità e nessuno più svolge il servizio di portare mele, pere, kiwi ai piccoli alunni a metà mattinata. La frutta aveva sostituito patatine, brioches, focacce, snack grassi e pieni di conservanti. Ma questo è stato possibile finchè il personale incaricato è stato sufficiente a svolgere il servizio. La consegna veniva garantita dalla stessa azienda che si occupa della refezione scolastica, mentre per la pulizia ci pensavano appunto quelli che, tempo fa, erano chiamati “bidelli”. Oltre alla frutta ai bambini venivano garantiti, a rotazione, anche lo yogurt e il budino. Secondo un sondaggio, infatti, i piccoli non gradivano frutta o dessert a fine pasto. Ora, invece, sono tornati a gustarselo dopo il pranzo. Per qualche giorno, però, i bimbi sono rimasti a bocca asciutta, essendo i genitori ignari della novità

 «Alcuni genitori ci hanno segnalato questo problema – ha detto Matteo Riva –. A scuola non arriva più la frutta a metà mattina, diversamente dagli altri anni. Vorremmo conoscerne il motivo, capire come mai. Dare per merenda la frutta è abitudine sana e ci pare interessante non rinunciare a questo servizio». A monte della sospensione, dunque, la difficoltà a proseguire con il servizio a causa della riduzione del personale. «Abbiamo incontrato il dirigente scolastico – questa la risposta dell’assessore alla Pubblica istruzione, Romeo Mesiano – e con lui abbiamo avuto modo di affrontare il problema, chiedendo di ripristinare il progetto. Come ci ha detto il preside, la riduzione del personale non docente ha creato difficoltà a mantenere il servizio. L’augurio è quello di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile». Anche dall’ufficio Pubblica istruzione arrivano gli stessi chiarimenti: «Il problema principale è quello della pulizia – spiegano i tecnici –. La consegna in classe potrebbe effettuarla la ditta incaricata della refezione ma rimane aperta la questione pulizia. Certa frutta, infatti, sporca. Abbiamo chiesto al dirigente di prendere in considerazione la possibilità di ripristinare il servizio per qualche classe, magari per i più grandi».
Federica Vernò