Giussano – Sentenza destinata a fare giurisprudenza, quella emessa oggi dal gup milanese Claudio Castelli nel processo a carico del giussanese Antonino Belnome per l’omicidio di Carmelo Novella, assassinato il 14 luglio del 2008 a San Vittore Olona perché, come capo della “Provincia” lombarda, l’organismo che riuniva tutte le locali di ‘ndrangheta in Lombardia, voleva la scissione dalle cosche calabresi. Insieme a lui, sono accusati dell’esecuzione anche il giussanese Giuseppe Amedeo Tedesco e Vincenzo Fallace. Erano stati tutti arrestati nel luglio dello scorso nell’ambito della maxi operazione “Infinito” che ha smantellato la ‘ndrangheta in Lombardia. L’ udienza preliminare si è svolta questa mattina. Antonino Belnome, reo confesso e collaboratore di giustizia, considerato uno degli esecutori materiali del delitto, è stato condannato con il rito abbreviato a 11 anni e sei mesi di reclusione, con una provvisionale di 10mila euro da riconoscere, come risarcimento dei danni, a Giussano e Seregno, gli unici due Comuni costituitisi oggi parte civile con l’avvocato Gianpiero Fagnani. La giunta di Giussano, in particolare, ha deliberato il 16 maggio scorso di costituirsi parte civile nei processi contro Belnome per tutelare l’immagine onesta e operosa di Giussano e per concorrere ad accertare se corrisponda o meno al vero l’affermazione del pentito il quale avrebbe così affermato: «Senza il mio benestare a Giussano non si poteva muovere una foglia». Tedesco e Fallace sono invece stati rinviati a giudizio davanti alla Corte d’Assise di Milano il 28 febbraio del 2012. Per loro, insomma, si procederà secondo il rito ordinario. Per l’omicidio Novella, Vincenzo Fallace è ritenuto dagli inquirenti uno dei mandanti, Antonino Belnome uno degli esecutori materiali mentre Giuseppe Amedeo Tedesco avrebbe avuto il ruolo dibasista. Belnome, nel frattempo diventato collaboratore di giustizia, ha poi snocciolato altri nomi di 19 persone che sono state arrestate lo scorso aprile perché avrebbero avuto un ruolo – come mandanti, come esecutori, come fiancheggiatori, o come basisti – nell’omicidio Novella e in altri tre omicidi commessi nell’ambito delle guerre interne alla ‘ndrangheta per il predominio sul territorio e come ritorsione per i fatti di sangue.
Federica Vernò
Giussano, Belnome condannatoAl Comune 10mila euro per danni
Sentenza per Antonino Belnome per l'omicidio di Carmelo Novella. Quello che è considerato dagli inquirenti il capo del locale di 'ndrangheta di Giussano è stato condannato a 11 anni e 6 mesi, con una provvisionale di 10mila euro da riconosceredi Comuni di Giussano e Seregno.