Monza – Mentre la direzione del Manzoni è impegnata a trovare – per gli abbonati della domenica – la data sostitutiva di “Poveri ma belli”, riprende questa sera, giovedì 26 novembre, la stagione di prosa. “Fiore di cactus” di Pierre Barillet e Jean-Pierre Gredy, protagonisti Eleonora Giorgi e Franco Castellano, è una delle commedie brillanti più famose ed amate dal pubblico. Si tratta della trasposizione teatrale del film cult con Walter Matthau, Ingrid Bergman e Goldie Hawn, diretto da Gene Saks nel ‘69.
Dopo il grande successo a Broadway, ci furono in Italia fortunate interpretazioni tra cui quella di Alberto Lupo e Valeria Valeri. Icona della commedia leggera degli anni ’80 e ’90, la Giorgi ha fatto coppia con i miti della televisione nazional-popolare del calibro di Paolo Villaggio, Carlo Verdone, Adriano Celentano, Renato Pozzetto, Johnny Dorelli e Cristian De Sica, prima di cimentarsi recentemente nella regia cinematografica con “Uomini & Donne, Amori & Bugie” e “L’ultima estate”, con Ornella Muti prima attrice. Al suo fianco Franco Castellano, il Romeo di “Commesse”, e interprete in fiction di successo come “Puccini”, “Lo smemorato di Collegno” e “Cime Tempestose”.
Deliziosa, ricca di malintesi e pazze situazioni, “Fiori di cactus” è un classico del teatro leggero. Racconta la storia di Giuliano Foch, dentista scapolo e impenitente playboy, che per evitare coinvolgimenti eccessivi nelle storie che vive si inventa una moglie e tre figli. La sua nuova fiamma, una allegra ragazza di nome Tonia, tenta però il suicidio per amor suo, perciò il nostro protagonista, preso dal rimorso, si sente obbligato a chiederle di sposarlo e le annuncia il divorzio dalla moglie. La ragazza vuole sincerarsi di avere il consenso della presunta ex moglie. Al nostro eroe non resta che cercare la complicità della devota infermiera-segretaria. Alla fine, dopo un gioco di divertenti equivoci, il castello di bugie crolla e l’amore sboccia improvviso e imprevisto proprio come un fiore di cactus.
Sul palco sono impegnati anche Giorgia Trasselli, Guglielmo Guidi, Fabrizio Alessandro Barbone, Andrea Garinei, Federica Montanelli e Donatella Pompadour. Le scene sono di Alessandro Chiti, i costumi di Maurizio Millenotti e le musiche di Mario Nascimbene. “Quando un regista si avvicina a un testo come Fiore di cactus – dice Guglielmo Ferro – viene colto come da una sorta di sindrome di Stendhal, perché entra nelle pieghe di un testo che avvolge in un meccanismo semplice ma perfetto che non finisce mai di affascinare”. Lo spettacolo è in replica fino a domenica sera. Biglietti d’ingresso a 28/25/16 euro. Informazioni allo 039-386.500.
m.p.