Ferite troppo gravi per Emma,neonata ferita sulla Milano-Meda

Il piccolo cuore di Emma Sperandio ha smesso di battere alle 17.30 di mercoledì. A nulla sono valse le cure dei medici del reparto di terapia intensiva neonatale dell'ospedale San Gerardo di Monza e una delicata operazione: il trauma cranico riportato nell'incidente stradale sulla Milano-Meda era troppo grave.
Ferite troppo gravi per Emma,neonata ferita sulla Milano-Meda

Seveso – Il piccolo cuore di Emma Sperandio ha smesso di battere alle 17.30 di mercoledì. Non ce l’ha fatta la bimba di due mesi residente a Cermenate, rimasta coinvolta nel violento incidente stradale di martedì lungo la Milano-Meda all’altezza dello svincolo di Copreno in direzione Como. A nulla sono valse le cure dei medici del reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale San Gerardo di Monza, il trauma cranico provocato dall’urto è stato fatale.
Nonostante lo straziante dolore i giovani genitori Sabrina Langella, impiegata di 26 anni, e Cristhian Sperandio, operaio edile, hanno scelto generosamente di consentire l’espianto degli organi.

Un dolore profondo iniziato alle 18.15 di martedì, quando Emma stava viaggiando insieme alla mamma. Le due si trovavano su una Lancia Y e stavano percorrendo la superstrada in direzione di Cermenate. Emma era seduta nel seggiolino, regolarmente agganciato sul sedile anteriore sinistro. Quando la vettura è arrivata all’altezza dello svincolo per Copreno, alle spalle dell’Isa Seta, una Bmw 530 station wagon condotta da un dirigente italo-svizzero residente nel Canton Ticino l’ha tamponata violentemente.

Lo scontro è stato così devastante da distruggere la parte anteriore dell’utilitaria, ma soprattutto la vettura è finita contro il guardrail, purtroppo impattando la fiancata anteriore sinistra, dove si trovava la piccola Emma. Per l’urto la portiera sul lato del passeggero si è piegata verso l’intero. La Lancia ha quindi concluso la sua corsa contro una Mercedes, dove al volante c’era un sessantenne di Vimodrome, che viaggiava con un uomo di Brugherio. Da subito le condizioni della bambina sono apparse disperate, ferita anche la madre ma non in maniera così grave.

Immediata è stata la richiesta d’aiuto ai soccorsi. Sul posto sono intervenute le ambulanze dell’Avis di Meda e la Croce Rossa di Misinto, mentre da Como si è alzato in volo l’elisoccorso. In superstrada sono intervenute anche due squadre dei vigili del fuoco, i pompieri di Seregno e i colleghi di Carate. Le pattuglie della polizia stradale di Milano e di Seregno si sono occupate della viabilità e il comandante della stradale di Seregno, Gabriele Fersini, ha effettuato i rilievi.
Per agevolare il lavoro dei soccorritori, la superstrada è stata chiusa sino alle 20.30 con uscita obbligatoria a Lentate Sud. Gli automobilisti fermi in colonna, una colonna lunga due chilometri e mezzo, sono scesi dalle auto e hanno capito che era successo qualcosa di grave. Intanto il personale medico non ha mai smesso di tentare di salvare Emma, che in gravi condizioni, ma viva, è stata caricata sull’elisoccorso, atterrato prima in un campo e poi sulla corsia della superstrada in direzione Milano. Emma è stata operata la sera stessa al San Gerardo di Monza, ma dopo 24 ore di speranza, alle 17.30 di mercoledì il suo cuore ha smesso di battere. L’automobilista della Bmw, uscito illeso dall’impatto, deve rispondere di omicidio colposo.
Cristina Marzorati