Falsa avvocato truffava i clienti41enne muggiorese condannata

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Muggiò Condanna a sei mesi, pronunciata in continuazione con altre pene, per la muggiorese Simona Ghidinelli, 41 anni, già nota per le sue disavventure giudiziarie, sorte dopo essere stata scoperta ad esercitare la professione di avvocato, senza aver mai conseguito la laurea. La sentenza è stata pronunciata venerdì scorso, dal giudice del tribunale di Monza Silvia Pansini.

Il falso avvocato di Muggiò, era già stata condannata ad otto mesi per esercizio abusivo della professione legale, la stessa accusa contestata anche al processo terminato settimana scorsa. La donna si teneva i soldi pagati dai clienti, che credevano di aver a che fare con un professionista con tutte le carte in regola. L’inganno, era emerso dopo una prima segnalazione all’ordine professionale forense di un altro avvocato, che si era imbattuto nella Ghidinelli come controparte, e che si era accorto di qualcosa che non andava nel certificato di laurea presentato dalla donna su sua richiesta.

Agli atti del processo, è stata depositata anche una perizia che certifica un disturbo della personalità in capo all’imputata. Diverse le querele e i procedimenti avviati contro la 41enne muggiorese, difesa dall’avvocato Roberto Iannacone, che potrebbero essere riuniti in un unico fascicolo al processo d’Appello. La Ghidinelli, secondo la ricostruzione operata dagli inquirenti della procura di Monza attraverso varie testimonianze, aveva persino organizzato una festa di laurea con amici e parenti invitati. Poi aveva iniziato a praticare la professione senza titolo.

L’inganno, tuttavia, era emerso dopo una prima segnalazione all’ordine professionale forense di un altro avvocato, che ha testimoniato durante la scorsa udienza. <E’ mia abitudine fare accertamenti sui colleghi che non conosco prima di una causa- aveva riferito in aula la civilista E.L.- e la Ghidinelli non risultava iscritta ad alcun ordine>.

La donna, era solita truffare i ‘clienti’, dicendo che sosteneva le cause, salvo poi far perdere le tracce dopo aver trattenuto parcelle da 4-5000 euro. Per la vicenda della rapina, invece, la donna aveva concordato la pena ad 1 anno e 4 mesi con la sospensione condizionale, ma il patteggiamento era stato poi respinto in Corte di Cassazione, facendo arretrare nuovamente il procedimento in primo grado.
Federico Berni